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«Michael è qui, quindi non mi manca. Non è il Michael di prima. È diverso ed è magnificamente guidato da sua moglie e dai suoi figli che lo proteggono. La sua vita è diversa e ho il privilegio di poter condividere momenti con lui». Lo dice in un’intervista a L’Equipe l’ex responsabile della scuderia Ferrari ed ex presidente della Fia Jean Todt, uno dei più cari amici del campione tedesco di Formula 1 che dieci anni fa subì un grave trauma in un incidente sugli sci in Francia. «Questo è tutto quello che c’è da dire - prosegue Todt -. Purtroppo il destino lo ha colpito e non è più il Michael che abbiamo conosciuto». Il francese è uno dei pochi a fare visita con regolarità all’amico e alla sua famiglia nella residenza di Gland, in Svizzera, ma nel corso degli anni non si è fatto sfuggire nulla sulle sue condizioni, rispettando la richiesta di privacy, ma spiegando di aver seguito insieme con lui anche vari Gp alla televisione.
Il loro rapporto cominciò nel 1996, anno in cui il tedesco venne ingaggiato dalla Ferrari dopo i due titoli iridati conquistati in Benetton.
Quotidiano Di Puglia