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Più di 6mila bambini dell’Unione Europea nel decennio 2011-2020 sono rimaste vittime della strada e 467 di loro (il 7,78% del totale) erano italiani. Nell’Unione gli incidenti stradali rappresentano il 6,5% di tutte le cause di morte in età infantile e, in media, dopo il primo anno di età, un decesso infantile su 15 è causato da una collisione stradale. Tutto questo, nonostante, tra 2010 e 2020, la mortalità dei bambini sulle strade europee si sia ridotta del 46%, mentre, per tutte le altre fasce d’età, è scesa del 36%.I dati sono contenuti nell’ultimo rapporto del Consiglio Europeo per la Sicurezza dei Trasporti. Dal Rapporto - intitolato «Ridurre le morti di bambini sulle strade europee», e a cui ha collaborato anche l’Aci - emerge per quanto riguarda l’Italia che nel 2021 sono 28 i bambini che hanno perso la vita in incidenti stradali e 23 di loro avevano tra 5 e 14 anni (erano 18 nel 2019 e 29 nel 2020). Nella classe di età 5-9 anni, rispetto al 2019, le vittime sono salite da 4 a 6, nella fascia 10-14 anni, invece, passano da 14 a 17. Rispetto alla media europea, da noi la situazione risulta, comunque, migliore.
Nell’ultimo triennio, infatti, il numero di bambini morti per milione di abitanti è pari a 6, contro i 9 della media Ue. «Perdere un figlio in un incidente stradale è una tragedia che nessuna famiglia dovrebbe vivere - ha dichiarato Antonio Avenoso, Direttore Esecutivo ETSC - Per rendere le città sicure per i bambini bastano cose semplici, come velocità più basse e strade scolastiche.
Si sollecita anche l’introduzione di una formazione teorica e pratica obbligatoria, nonché una prova pratica, per ottenere una patente di guida per ciclomotori. L’Etsc fa presente inoltre, che 16 Paesi europei (tra i quali l’Italia) consentono ai bambini di guidare un motorino a 14 o 15 anni, nonostante un’età minima raccomandata dall’UE di 16 anni. E ricorda che a 14 anni, il 20% dei morti sulla strada sono su un ciclomotore, la stragrande maggioranza dei quali ragazzi (maschi). Tra le altre raccomandazioni, c’è quella di non abbassare l’età minima raccomandata dalla Ue (16 anni) per la guida non accompagnata delle auto.
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