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CASTELLAMMARE - “Vogliamo navigare a zero emissioni”. Pierfrancesco Vago, presidente di Msc Crociere, avvia il taglio della prima lamiera della Explorer II, la seconda nave del nuovo segmento super lusso Explora Journeys, e già guarda al futuro, ai passi in avanti che il Gruppo, guidato dal l’armatore Gianluigi Aponte, sta facendo per centrare l’obiettivo emissioni zero. Un traguardo non certo vicinissimo ma neanche lontanissimo. “Siamo impegnati su questo fronte - ha detto Vago - e contiamo di arrivare molto prima anche ai traguardi delle limitazioni imposte dall’Imo”, (International Maritime Organization). Msc Crociere ha investito e sta investendo sulla ricerca. C’è un filone italiano portato avanti con Fincantieri e Snam che mira alla propulsione ad idrogeno delle navi. Un programma che guarda al futuro e che ha già solide basi di partenza grazie ai passi in avanti fatti proprio nell’utilizzo dell’idrogeno nelle batterie a cellule combustibile o dell’acqua come vero e proprio combustibile.
Ma c’è anche un’altra ricerca, portata avanti in Francia con i Cantieri dell’Atlantico, che promette molto bene ed è quella che studia la possibilità di vere e proprie navi da crociera capaci di sfruttare al meglio l’energia eolica.
Le quattro navi della Explorer Journeys saranno consegnate rispettivamente nel 2023, 2024, 2025 e 2026. La prima è in costruzione nello stabilimento Fincantieri di Monfalcone; le altre tre saranno assemblate a Sestri Levante con tronconi provenienti da altri stabilimenti come quello la cui costruzione è iniziata a Castellammare di Stabia. E tutto questo mentre a Saint Nazaire, in Francia, procedono le costruzioni delle prime ammiraglie della classe World alimentate a gas naturale liquefatto. “L’attenzione all’ambiente è massima - ha confermato Vago - e continueremo così fino al traguardo di zero emissioni”. Oggi Msc Crociere già compensa con progetti di sviluppo in aree depresse le emissioni di Co2 e si presenta come compagnia Carbon Neutral. Ma non basta. Msc Crociere, come ha confermato Piefrancesco Vago, andrà di corsa verso le emissioni zero. È partendo da questa premessa che sono stati firmati gli accordi con Fincantieri che con i Cantieri dell’Atlantico per sviluppare lo sfruttamento dell’idrogeno e dell’energia eolica.
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