“Frankie” Chili: «A Vallelunga ero l'uomo da battere, che soddisfazione quando vincevo»

Pierfrancesco Chili in "piega" a Vallelunga
Dal 1986 al 1991 a Vallelunga nelle gare moto dell’MRP, che in alcuni casi valevano come prova unica per il Campionato Italiano, la costante vincente è stata sempre...

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Dal 1986 al 1991 a Vallelunga nelle gare moto dell’MRP, che in alcuni casi valevano come prova unica per il Campionato Italiano, la costante vincente è stata sempre quella di Pier Francesco Chili. In quegli anni, il grande Frankie, che poi si è riaffacciato al “Taruffi” come commentatore TV e collaboratore del team DFX all’epoca del Mondiale SBK, ha vinto di tutto: F1, 500, 250 con Suzuki, Cagiva e Aprilia, ed ogni volta è stata un’autentica festa per i tanti spettatori che regolarmente ha richiamato sugli spalti.


«Ho dei bei ricordi legati all’MRP e alle gare di Vallelunga, perché ero nella fase progressiva della mia carriera. Tra l’altro a Vallelunga si svolgeva anche il Campionato Italiano in prova unica, e ho vinto diverse volte, era una pista che mi piaceva».

«Oltretutto, qui nel 1982 avevo disputato una delle mie primissime gare. A Vallelunga sono sempre andato discretamente bene. Una pista non troppo lunga, certo non paragonabile al Mugello, però è sempre stato un impianto discreto. C’erano delle problematiche a livello grandi spazi per accogliere tanti team e tante persone. Ma nel corso degli anni ho visto che hanno fatto grandi lavori, hanno allungato la pista e creato delle infrastrutture molto più adeguate, e sono riusciti a portare a Vallelunga anche il Mondiale Superbike. Insomma sono soddisfatto della crescita di questo circuito, che tutto sommato non si trova nemmeno in una brutta posizione perché non è così distante da Roma».

«Tornando all’MRP e alle corse di Vallelunga devo dire che per me tutte le gare erano delle prove di me stesso. Quando disputavo il mondiale e venivo a correre per il Campionato Italiano avevo tutto da perdere perchè ero l’uomo da battere. Dunque vivevo questi eventi con un pizzico di tensione, perché potevo sbagliare solo io. Però quando coronavo la gara con la vittoria alla fine ero iper-soddisfatto».

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Quotidiano Di Puglia