Laudenbach (Porsche): «Vogliamo la concorrenza e già ci sono piloti di altissimo livello nel campionato»

Thomas Laudenbach (Porsche)
ROMA – Thomas Laudenbach, il top manager di Porsche con delega al motorsport non potrebbe essere più chiaro: «Vogliamo la concorrenza, la...

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ROMA – Thomas Laudenbach, il top manager di Porsche con delega al motorsport non potrebbe essere più chiaro: «Vogliamo la concorrenza, la auspichiamo», spiega dietro il garage della scuderia impegnata in Formula E alla vigilia dei due ePrix di Roma, penultimo evento della nona stagione. La casa di Zuffenhausen è prima nella classifica a squadre e con Pascal Wehrlein insegue anche il titolo piloti: il tedesco è terzo. «Volevamo essere davanti e abbiamo dimostrato di poterlo fare. Non dimentichiamo – aggiunge – che siamo anche un costruttore e i risultati parlano a favore delle nostre monoposto (la Avalanche Andretti è il team cliente e con Jake Dennis comanda la graduatoria individuale, ndr».

La Tag Heuer Porsche ha già confermato il proprio impegno in Formula E fino al termine della prossima stagione, ma non ha ancora sciolto la riserva circa il futuro: «Decideremo molto presto. Non sarà una questione di mesi, ma di poche settimane», assicura Laudenbach. Che spiega come ci siano degli aspetti da chiarire, anche se evita di precisare quali: «Crediamo che la Formula E sia contenta se restiamo – sorride – e noi siamo interessati alla crescita di questo campionato. Siamo anche favorevoli ad una maggiore libertà di movimento tecnologica, ma sempre nell'ambito di precisi tetti di spesa: la Formula E deve essere un campionato sostenibile, non solo dal punto di vista ambientale, ma anche finanziario».

Alejandro Agag, il co-fondatore della Formula E, in una intervista a Il Messaggero ha detto che in futuro, con le Gen5 sempre più potenti, il mondiale elettrico potrebbe venire dirottato sempre più verso i circuiti fissi: «Anche noi vogliamo auto spettacolari – osserva il manager – ma ci piace anche l'idea di portare un campionato verso la gente, senza costringerla a viaggiare per ore per assistere a una gara. Credo che si possa trovare un equilibrio, anche perché mi rendo conto che allestire ex novo ogni volta tutto quello che serve ha i suoi costi e perché va sempre garantita la sicurezza: e questo campionato ha finora dimostrato di esserlo. Noi speriamo tuttavia che la Formula E non perda il suo asset cittadino».

Alla domanda se Porsche desideri un qualche costruttore o un qualche pilota particolare in Formula E Laudenbach risponde senza esitazioni: «Saremmo contenti di confrontarci con marchi che gravitano nel nostro stesso ambito, come Ferrari – spiega – Vogliamo la concorrenza, la auspichiamo: siamo Porsche. Ed è così che diamo un valore ai 34 trofei che abbiamo vinto finora. Dal mio punto di vista la Formula E schiera già piloti di altissimo livello: se qualcuno vuole aggiungersi ben venga, ma non solo sono contentissimo dei miei due, ma in generale il campionato offre un'ottima selezione, dal primo all'ultimo».

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Quotidiano Di Puglia