La Ferrari punta al tris a Singapore. Vettel: «Amo questo circuito, pronostico impossibile»

La Ferrari di Vettel a Singapore
SINGAPORE - Il tracciato cittadino di Singapore, che si disputa questo fine settimana in notturna in una cornice formidabile tra i grattacieli, non sarà certamente un...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
SINGAPORE - Il tracciato cittadino di Singapore, che si disputa questo fine settimana in notturna in una cornice formidabile tra i grattacieli, non sarà certamente un appuntamento facile per la Ferrari. Le due vittorie consecutive di Spa e Monza ottenute da Charles Leclerc hanno certamente ridato morale alla truppa, forse hanno anche aggiustato il bilancio della stagione considerando che fino alla gara belga non si era conquistato nessun primo posto, ma adesso la domanda viene spontanea: la Ferrari riuscirà a conquistare altri successi in questo 2019? I Gran Premi di Belgio e Italia erano attesissimi da settimane, dal team di Maranello, disputandosi su circuiti che dovevano esaltare la power unit della SF90, o almeno mitigarne le debolezze rispetto alla solita Mercedes. In effetti è andata proprio così.


A guardare il calendario, le piste rimanenti non appaiono però altrettanto favorevoli. Sochi, Città del Messico, Austin e Abu Dhabi presentano lunghi rettilinei, sui quali la Rossa potrebbe sfruttare ancora la sua velocità di punta, ma sono abbinati a tratti molto guidati che fin qui si sono rivelati una spina nel fianco, e non certo per via dei piloti. Nel frattempo si riparte da Singapore, in cui servirà il massimo carico aerodinamico. "Il tracciato è completamente diverso da quello delle due gare precedenti e presenta caratteristiche non proprio adatte alla nostra vettura", ha ammesso il team principal Mattia Binotto. Ma l'obiettivo è di fare progressi, in paragone ad esempio alla batosta ungherese, quando Sebastian Vettel e Charles Leclerc rimediarono oltre un minuto da Lewis Hamilton. "Porteremo alcune nuove componenti, per continuare nell'intento di recuperare il distacco su circuiti con curve lente. Inoltre ritroveremo le mescole più morbide della Pirelli, che abbiamo avuto a disposizione per l'ultima volta in Canada".


"Per noi è importante continuare lo sviluppo, capire la macchina, trovare il miglior assetto, e dare ai nostri piloti le migliori opportunità. Ci saranno gare come in Germania, Canada o Bahrain dove potremo essere competitivi, e altre in cui la nostra macchina non ci darà modo di puntare al successo. Ma è difficile immaginare quali", ha spiegato Binotto. E se Leclerc due trionfi, i primi della carriera, li ha già portati a casa, è Vettel ad avere bisogno di tornare sul gradino più alto del podio, su cui manca ormai da oltre un anno. Serve alla squadra, ma soprattutto a lui. A Singapore si è imposto in quattro occasioni ("amo molto questo circuito"), la quinta sarà difficile da centrare già in questo weekend. Il tedesco comunque ci spera: "Fare un pronostico è praticamente impossibile, a causa delle tante variabili, per cui siamo pronti a giocarci le nostre carte". La Ferrari dovrà cercare inoltre di blindare il secondo posto nel Mondiale Costruttori: tra Spa e Monza il vantaggio sulla Red Bull è praticamente raddoppiato (da 44 a 85 lunghezze), ma adesso, al contrario, la scuderia anglo-austriaca potrebbe trovare molte tappe congeniali al suo pacchetto. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia