Per quella folla di milioni di appassionati e fatalmente pochi proprietari, ìogni vettura di maranello è grande, ma queste sono le "Ferrari grandi", l'invenzione che nasce a...
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In questa particolare riunione di famiglia si rivede la mitologica F40 V8 biturbo da 478 cv nata nel 1987. l'ultima vettura vista e approvata da Enzo Ferrari prima della sua morte. Un testamento vero dell'epoca delle F1 con motore turbocompresso che sarebbe finita di li a poco. Ruvida, reattiva, spartana ancora oggi in modo proverbiale negli interni. La sua erede sarebbe stata un'altra leggenda la F50, datata 1995 e prima vettura stradale di Maranello con telaio in carbonio e motore V12 aspirato da 520 Cv derivato da quello della Formula 1. Tecnicamente, La prima rossa guidata da Schumacher al suo sbarco a Maranello, pronta perfino ad un sbarco alla 24 ore di Le Mans in una versione GT ufficialmente mai nata, ma voluta da Luca Cordero di Montezemolo per mettere pressione ai vertici della massima formula, con il messaggio che la Ferrari avrebbe potuto vincere ovunque rimanendo se stessa, indipendentemente da tutto il resto.
Allora F40 ed F50, ma poi la rivoluzione elettronica, L'era moderna come la definisce Benuzzi guidando la Enzo, nata nel 2002 con 660 Cv di potenza e un corredo di aerodinamica sofisticatissima che ha permesso di rinunciare all'alettone posteriore sfruttando un lavoro in galleria del vento rivoluzionario. Nel 2013 è tempo della motorizzazione V12 ibrida della LaFerrari, contemporaneamente Hypercar ed ecologica nella riduzione dei consumi, godibile e sfruttabile. Ragionevole, detto però di una Ferrari grande.
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Quotidiano Di Puglia