“Sorpresa” de Mevius (Toyota) tra le auto: il belga davanti a Sainz (Audi) e De Villiers. Dominio italiano nella Classic

La Toyota Hilux pick up del team Overdrive impegnata nella prima tappa della Dakar
AL HENAKIYAH – Il giorno degli outsider. Dopo il prologo di ieri (platonico per la classifica, ma non troppo per il morale e la strategia), la prima tappa ha visto...

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AL HENAKIYAH – Il giorno degli outsider. Dopo il prologo di ieri (platonico per la classifica, ma non troppo per il morale e la strategia), la prima tappa ha visto protagonisti equipaggi non esattamente fra i più attesi. Alla sua terza partecipazione, l'ancora 29enne Guillaume de Mevius ha vinto la frazione (414 chilometri a cronometro) e va al riposo da leader della classifica, seppur molto provvisorio. Il belga, al volante di pick-up Toyota Hilux della scuderia Overdrive, si è concesso il lusso di precedere due nomi illustri dalla Dakar. Ossia il tre volte vincitore Carlos Sainz con la prima delle tre Audi Rs Q e-tron, il prototipo elettrico ad autonomia estesa, e Giniel De Villiers, con uno dei Toyota Hilux “ufficiali”. I due hanno un ritardo rispettivamente di 1'44'' e 9'18''.

Poi il lituano Vaidotas Zala con la Mini Jcw che ha finora un undicesimo posto assoluto come miglior piazzamento e Romain Dumas con un Hilux della Rebellion, che accusano distacchi già "pesanti": quasi 11 e oltre 12 minuti. Uno dei favoriti, il brasiliano Lucas Moraes che la passata edizione aveva occupato il gradino più basso del podio, ha chiuso sesto. Il ritardo del pilota del Toyota Gazoo Racing nella generale è di 13'25''. L'ottava posizione è occupata da Mathieu Serradori, un altro dei transalpini capace di riservare sorprese, che con il veicolo Century viaggia a 14'12'' dalla vetta. Nella Top 10 anche Mattias Ekström, il più veloce ieri: lo svedese ha un ritardo di 14'20'' dal belga ed è nono. Lo spagnolo Nani Roma, un altro dei vincitori della corsa, è 16° a 22'12'' con il Ford Ranger della M-Sport.

Ancora più attardate altre “stelle” del rally raid: con l'Hunter della Prodrive della Bahrain Raid Xtreme Sébastien Loeb si ritrova 18° a 22'47'' (le straordinarei risalite sono la specialità del “cannibale”), mentre il vincitore delle ultime due edizioni Nasser Al-Attiyah, che guida un Hunter, lo insegue a due minuti (21°). Monsieur Dakar, Stéphane Peterhansel con la terza Audi, ha rimediato un distacco di oltre 32 minuti (23°) ed è preceduto dall'equipaggio ispano italiano composto da Laia Sanz e Maurizio Gerini, 22° a meno di mezz'ora.

La prima tappa della Classic (278 di speciali e 330 chilometri di collegamenti) ha un forte accento italiano. Il prologo di ieri è servito per sistemare alcuni dettagli oltre che definire l'ordine di partenza e oggi due equipaggi “azzurri” occupano la prima e la seconda piazza, entrambi supportati dalla Tecnosport. Al comando si sono insediati Lorenzo Traglio e Rudy Briani (38 punti) con un Nissan Pathfinder, mentre i terzi dell'ultima edizione, Paolo Bedeschi e Daniele Bottallo (57) sono i più diretti inseguitori con una Toyota Bj71. Terzi i cechi Klymciw/Broz (64).

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Quotidiano Di Puglia