Cnh, nella fabbrica Fpt di Torino robot collabora con uomini. Progettato e costruito con Comau Aura solleva fino a 170 kg

Stabilimento produttivo Torino Motori di FPT Industrial
TORINO - Va avanti il progetto di Fpt Industrial (Cnh Industrial) per la fabbrica del futuro. Si tratta dello stabilimento torinese Driveline, dedicato alla produzione di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

TORINO - Va avanti il progetto di Fpt Industrial (Cnh Industrial) per la fabbrica del futuro. Si tratta dello stabilimento torinese Driveline, dedicato alla produzione di trasmissioni e assali per mezzi pesanti. Qui, nel reparto dedicato al montaggio di fusi per assali pesanti, lavora Aura (Advanced Use Robotic Arm): un robot progettato e costruito da Comau e impiegato nel progetto HuManS (Human-centered Manufacturing System) nato nell'ambito del bando della Regione Piemonte dedicato alla Piattaforma Fabbrica Intelligente. Al progetto hanno collaborato Fpt Industrial, Comau e altre 17 aziende specializzate nel settore.

Alto quasi tre metri e dal peso di circa tre tonnellate, Aura è un robot industriale collaborativo, capace di affiancare l'uomo, senza barriere e nella medesima postazione di lavoro, per aiutarlo ad assolvere le mansioni più faticose e ripetitive e, all'occorrenza, pronto a farsi guidare manualmente da lui. Il robot svolge con metodo e senza sforzo il lavoro pesante - è l'unico collaborativo sul mercato in grado di sollevare fino a 170 chili - mentre la delicata fase del montaggio è comandata dall'uomo. Non solo forza, ma anche una "pelle sensibile" - morbida e ispirata a quella umana - che gli consente di decidere se ridurre la velocità alla quale si muove o se arrestarsi completamente: una 'vista' nella forma di una telecamera 3D che il robot impiega per scansionare il pezzo da prelevare per capire in che posizione si trova e il 'tatto' che si esprime tramite una pinza, capace si sollevare il componente da spostare con una presa salda ma al tempo stesso delicata. 

Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia