Gentile direttore, sto seguendo e apprezzando molto la nuova campagna lanciata da Quotidiano sul recupero della marina di San Cataldo. E voglio fare i complimenti al giornale...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Bernardetta Favale (Lecce)
Cara lettrice, ho qualche dubbio anche io, avendo constatato giorno dopo giorno la resistenza di quello che lei chiama “muro di gomma”, ma le battaglie perse - sicuramente perse - sono quelle che nemmeno si cominciano a combattere. Intanto, un primo risultato è stato ottenuto: dopo i paginoni pubblicati in questi giorni su Quotidiano - con il puntuale reportage della collega Paola Ancora, con le lettere di denunce inviate dai cittadini, con le interviste a urbanisti e operatori turistici, con la mobilitazione delle associazioni per la manifestazione del 13 marzo - la giunta comunale di Lecce ha deliberato gli interventi per la pulizia delle aiuole e convocato per lunedì prossimo una conferenza aperta con l'intento di fare il punto sugli investimenti fin qui effettuati nelle marine leccesi e sui progetti in campo. Il nostro auspicio è che non si scada nella pura propaganda e nella fumosa politica degli annunci. Si decida, nella conferenza di lunedì, ciò che si può fare qui ed ora, prima dell'inizio della stagione balneare, stabilendo anche un cronoprogramma. Penso che i tempi siano maturi perché Lecce, oltre che città d'arte, diventi anche una “città di mare”, valorizzando nel migliore dei modi la propria linea costiera. Fare oggi un giro per San Cataldo - ci vado quasi ogni giorno in bicicletta - significa trovarsi di fronte a uno scenario mortificante, decadente, di abbandono. E sale la rabbia perché, nonostante le brutture edilizie che pure sono state compiute nei decenni passati, resta un angolo bellissimo, a pochi minuti dal centro della città. Al di là dei grandi progetti urbanistici di riqualificazione e trasformazione, che pure sono strategicamente importanti ma necessitano di tempi lunghi, potrebbero bastare pochi ma significativi interventi per rimuovere da subito le situazioni di maggiore degrado. Può essere la volta buona. Il nostro giornale - che come è noto è considerato dagli amministratori locali un “covo di boicottatori” - anche stavolta ha svolto il suo compito, accendendo non solo i riflettori sulle criticità, ma indicando le possibili soluzioni. Ora tocca agli altri. Tocca proprio a chi ci considera “boicottatori”. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia