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Fine della messa alla prova, sono stati “promossi” e il reato si è estinto. Hanno prestato servizio presso la Protezione civile, o in una associazione che si occupa di salvamento. Hanno partecipato a progetti sulla legalità. Si parla di sei liceali finiti sotto inchiesta, da parte della procura dei minorenni di Lecce, per aver modificato i voti sul registro. Tutti frequentavano la stessa classe dello scientifico “De Giorgi”. Il procuratore Simona Filoni ne aveva chiesto il rinvio a giudizio. I fatti risalgono all’anno scolastico 2017 e 2018. L’ultimo provvedimento è del giudice Paola Liaci.
L’avviso di conclusione delle indagini fu notificato nel giugno 2020 a ragazzi di Lecce, Cavallino, Surbo e a un giovane della provincia di Brindisi.
La condotta fu ritenuta grave dai docenti, in prima istanza, che si accorsero delle anomalie, e dagli investigatori in seguito. Furono effettuate consulenze sui computer dei ragazzi e furono riscontrati almeno 67 accessi con ip associati a utenze telefoniche estere. Una ragazzata, ma non troppo: ne è sorta un’inchiesta, poi a un passo dall’eventuale processo le difese hanno chiesto e ottenuto la messa alla prova, formula tipica del processo minorile. Trascorsi i 10 mesi di “valutazione”, l’esito è stato positivo. Chiusa, per sempre, la vicenda. Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Luigi e Roberto Rella; Francesca Manta; Mauro Cramis; Umberto Leo; Stefania Mangiulli; Ilario Manco; Antonia De Pandis; Angelo Vetrugno.
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Quotidiano Di Puglia