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Aggredisce titolare e dipendenti dell'hotel e pretende la restituzione della caparra perché la struttura è lontana dalla farmacia. Ma a rimetterci, alla fine è lei stessa: il Tribunale, infatti, l'ha condannata in primo grado a un anno di reclusione.
La storia ha mosso i suoi primi passi nell'estate del 2019, quando la donna, 43 anni, ha raggiunto un albergo della costa salentina, nel Capo di Leuca, per trascorrere una vacanza di quasi un mese dopo aver versato una caparra di 550 euro (su 2.400 totali).
Non contenta, poi, il giorno successivo si è presentata in hotel insieme ad un uomo e ha aggredito due dipendenti e il titolare: i primi colpiti con latte caldo, il secondo con pugni e schiaffi (finirà al pronto soccorso con una prognosi di cinque giorni).
La turista è stata quindi denunciata con le accuse di esercizio arbitrario delle proprie ragioni, diffamazione e lesioni personali. La struttura, difesa dall'avvocato Toni Indino, si è costituita parte civile. Nei giorni scorsi la donna è stata condannata in primo grado dal Tribunale di Lecce ad un anno di reclusione e al pagamento di un risarcimento nei confronti dell'hotel.
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