«Quante volte abbiamo chiesto ai carabinieri, ai servizi sociali, a tutti di intervenire, di fare qualcosa. Ma niente, nessuno ha mai mosso un dito. Questo non...
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Per loro è un quasi uno scenario scritto ormai da tempo. «Sono anni che Antonio ha problemi. È seguito dai servizi sociali. E proprio ieri sera (sabato, ndr) erano stati chiamati nuovamente per un intervento. Ma non è la prima volta che accade un episodio del genere», dice la cognata della vittima. «Già qualche anno fa si era verificata un’altra aggressione». Non dice altro su quel precedente, ma si capisce che anche in quell’occasione accadde qualcosa di grave. Ma l’atteggiamento violento di Antonio Longo non sarebbe stato rivolto solo nei confronti del padre. Questo almeno è quello che dicono i parenti. «Aveva allontanato tutti. Noi zii non potevamo più entrare in casa da tempo. Appena vedeva qualcuno di noi si metteva a urlare e ci cacciava via. La situazione era diventata insostenibile, non solo per noi, ma soprattutto per i due anziani genitori e per la sorella che vive con loro. Con un’altra sorella invece c’erano vecchi screzi, non si parlano da anni». Quella stessa sorella che ieri i carabinieri hanno cercato invano nelle prime ore per avvisarla dell’accaduto.
In via Paganini si raduna ben presto una piccola folla.
Quotidiano Di Puglia