Università: borse di studio e mense, sono necessari 10 milioni

La protesta delle associazioni studentesche
Copertura totale delle borse di studio per migliaia di studenti pugliesi e ulteriori garanzie sul doppio pasto nelle mense universitarie. Sul tema è alta l’attenzione...

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Copertura totale delle borse di studio per migliaia di studenti pugliesi e ulteriori garanzie sul doppio pasto nelle mense universitarie. Sul tema è alta l’attenzione dell’assessore regionale al Diritto allo studio e dell’Università, Sebastiano Leo, e dei sindacati studenteschi che nel pomeriggio di ieri, a Bari, si sono incontrati nel tavolo tecnico convocato proprio dall’assessore regionale.

Il punto all'ordine del giorno

Principalmente uno il punto all’ordine del giorno: soddisfare la platea di universitari beneficiari di borsa di studio dove, al momento, mancherebbero all’appello 10 milioni di euro. La cifra, se garantita, permetterebbe a tutte le studentesse e tutti gli studenti pugliesi di ottenere il sussidio universitario e reintrodurre, con buona probabilità, il doppio pasto.
«Abbiamo fatto notare come pendolari e fuori sede non possano né accedere né richiedere il secondo pasto e che nelle residenze vengano a mancare i servizi essenziali per cucinare – ha denunciato Giorgia Ruffo, neoeletta nel Consiglio di amministrazione Adisu, per Brindisi, di Udu Lecce –. Inoltre, la situazione è insostenibile soprattutto sulla sede di Brindisi: studenti e studentesse vedono trattenuti i 750 euro dei pasti della propria borsa di studio per un servizio inesistente, dal momento in cui nel campus brindisino non sono presenti mense e tantomeno locali convenzionati. Lunedì pretendiamo risposte – ha continuato Ruffo –, continueremo a mobilitarci come abbiamo fatto finora. Non ammettiamo passi indietro sulla garanzia del diritto allo studio».

Insoddisfatti Udu e Link Lecce

Assieme ad Udu, insoddisfatti dell’incontro anche i rappresentanti di Link Lecce. «Attualmente non abbiamo garanzie concrete e potremmo scoprire di punto in bianco di essere idonei non beneficiari di borsa di studio, perché non ci sono fondi a sufficienza. Solo dopo un incontro con l’Autorità di Gestione, lunedì, avremo le risposte che ci spettano». Da mesi cerchiamo delle risposte concrete e reali, ma ancora oggi non ci sono state fornite – sostiene Margherita Coccioli, neoeletta in CdA Adisu per Link Lecce –. Il doppio pasto giornaliero risulta indispensabile soprattutto per gli studenti e le studentesse che vivono nelle residenze universitarie, non disposte di cucine o di spazi idonei alla preparazione di alimenti. Non garantire questa opportunità è una grave scelta politica di cui Amministrazione e Regione devono assumersi le responsabilità».

All'incontro anche Adisu

L’incontro, al quale ha partecipato anche Adisu Puglia, è servito per monitorare criticità e difficoltà dei servizi e, in occasione della nuova programmazione, capire quali possano essere i nuovi servizi per il diritto allo studio. «Vorrei davvero, assieme agli studenti, - ha sostenuto l’assessore regionale Sebastiano Leo – costruire un percorso ancora più virtuoso: siamo una delle poche regioni virtuose sul diritto allo studio che garantisce, da anni, la copertura totale delle borse di studio. Oggi è successo – prosegue Leo – che il Pnrr ha dato qualcosa in più e di conseguenza, per coprire e soddisfare la richiesta, occorre mettere qualcosa in più. Ho ascoltato le ragioni dei ragazzi e loro hanno potuto comprendere le dinamiche amministrative che non sempre possono trovare immediati riscontri. Stiamo lavorando per trovare una soluzione che risponda al diritto allo studio e abbiamo già fissato nei prossimi giorni incontri risolutivi».

 

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Quotidiano Di Puglia