Tagli e accorpamenti all'Università, il personale boccia il piano

Tagli e accorpamenti all'Università, il personale boccia il piano
Scontro in Ateneo: l'assemblea del personale tecnico-amministrativo ha bocciato il piano di riorganizzazione delle strutture amministrative e gestionali proposto dal...

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Scontro in Ateneo: l'assemblea del personale tecnico-amministrativo ha bocciato il piano di riorganizzazione delle strutture amministrative e gestionali proposto dal direttore generale Emanuele Fidora. E parte un appello al rettore Vincenzo Zara per cambiare rotta.


Nel corso di una riunione a Palazzo Codacci Pisanelli i lavoratori dell'Ateneo si sono espressi per il mandato al sindacato sul progetto di riorganizzazione delle strutture amministrative e gestionali presentato dai vertici dell'Università del Salento. L’assemblea, si legge in una nota firmata dalla Uil, "ha contestato la riduzione dei margini di condivisione di un progetto di riorganizzazione redatto frettolosamente e, soprattutto, prodotto senza prevedere una tempistica tale da consentire di formulare contributi all’insegna di un’analisi del contesto e delle prospettive, piuttosto che all’insegna dell’ urgenza".

No a tagli e accorpamenti: è questo il senso della protesta arrivato dai lavoratori e dai sindacati nel corso dell'assemblea. "Non si può pensare - si legge ancora nella nota - che lo smantellamento e lo smembramento di due Ripartizioni (Ripartizione Ricerca e Ripartizione Tecnica), l’aggregazione di due Ripartizioni (Tecnica e Informatica), il profondo ridimensionamento della Ripartizione Didattica, e un qualche terremoto a livello di Ripartizione Finanziaria uniti a un ingrossamento di attribuzioni e funzioni di controllo diretto in capo alla Direzione generale (ivi inclusa la paventata perdita di indipendenza del Nucleo di Valutazione, degli Affari Legali e di altre Unità organizzative intermedie), siano solo interventi di natura tecnica: si tratta di un importante intervento di ristrutturazione, con profonde implicazioni di natura politica, destinato a condizionare le missioni del nostro Ateneo".

L'assemblea ha poi votato una mozione chiedendo garanzie politiche rispetto "a un progetto di ristrutturazione amministrativa, che non può passare senza la valutazione e l’assunzione di responsabilità da parte del rettore, attraverso il coinvolgimento del

Infine, l'appello al rettore Vincenzo Zara per fermare il piano di ristrutturazione e "a farsi garante del processo di condivisione del progetto di Ristrutturazione in atto, e ad assumersi le responsabilità di un progetto che, qualora non venisse opportunamente riconsiderato e condiviso, intervenendo profondamente sull’assetto organizzativo, è destinato non soltanto a condizionare notevolmente la prevista autonomia di alcune strutture e la divisione di ruoli fra controllore e controllato, ma anche a influenzare negativamente i rapporti con il territorio e con gli studenti". Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia