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Tre casi di positività al Covid-19 a Parabita, nell'ufficio Anagrafe. Gli uffici comunali sono stati già chiusi per sanificazione, contenendo di fatto sul nascere il moltiplicarsi dei focolai. A spiegarlo è il sindaco della cittadina, Stefano Prete: «Già il 30 c'era un impiegato del nostro ente con la febbre. L'ufficio era chiuso per le festività natalizie e quando ho saputo, dal personale, della persona ammalata ho proceduto comunque alla sanificazione di tutti gli uffici nottetempo». Non solo. Nell'incertezza dell'esito del tampone - poi risultato positivo il 5 gennaio - Prete ha anche «stabilito le modalità di lavoro agile per tutto il personale e vietato il rientro al lavoro dei due che dividevano la stanza con il presunto contagiato». Anche loro sono poi risultati positivi al Covid, sebbene paucisintomatici. «Sono rimasti a lavorare in sede solo i responsabili di settore - chiarisce il primo cittadino - e chi deve effettuare prestazioni necessarie». In tutto, a Parabita, i positivi sono una cinquantina: un'impennata è stata registrata circa dieci giorni fa quando un cittadino del comune ha raggiunto l'ospedale di Casarano per farsi curare le ferite provocate da un incidente stradale. «Dopo pochi giorni - conclude Prete - la Asl lo ha contattato per comunicargli di essere entrato in contatto con un positivo. Ma a quel punto 8 persone dello stesso nucleo familiare erano già state contagiate».
E se la situazione parabitana sembra tutto sommato sotto controllo, lo stesso non può dirsi di Alessano.
Quotidiano Di Puglia