Bimba muore dopo il parto: la famiglia chiede la verità per la piccola Giada

Bimba muore dopo il parto: la famiglia chiede la verità per la piccola Giada
E' morta poco dopo essere venuta al mondo. Si sarebbe dovuta chiamare Giada, il nome scelto per lei dai suoi genitori, un operaio 31enne e sua moglie, di quattro anni...

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E' morta poco dopo essere venuta al mondo. Si sarebbe dovuta chiamare Giada, il nome scelto per lei dai suoi genitori, un operaio 31enne e sua moglie, di quattro anni più giovane, entrambi di Gagliano del Capo.

Sarebbe stata la loro primogenita, e invece il suo cuoricino ha smesso di battere quasi subito. E ora, per questa tragedia, quattro medici del reparto di Ginecologia e Ostetricia dell'ospedale di Tricase sono indagati dalla Procura della Repubblica di Lecce con l'ipotesi di reato di omicidio colposo.

L'inchiesta è stata avviata dalla magistratura leccese subito dopo la denuncia presentata dal nonno della neonata ai carabinieri di Tricase. La famiglia della piccola, infatti, vuole capire cosa sia accaduto e perché quella gravidanza andata avanti in maniera tranquilla e senza problemi fino al momento del parto, abbia avuto poi un esito così tragico.

La bimba era nata nella notte tra martedì e mercoledì scorso. Nella tarda serata di martedì la giovane mamma aveva avuto le prime doglie e subito era stata portata in ospedale, così com'era stato stabilito. Ma una volta in ospedale, il travaglio era andato avanti in maniera anomala, secondo quanto ha raccontato il nonno nella denuncia, si era protratto per diverse ore fino al mattino, senza che la bimba scendesse dalla pancia della mamma. Solo dopo una lunga attesa i medici avrebbero deciso per il taglio cesareo. La piccola era viva quando è stata estratta, ma il suo cuoricino ha battuto per poco più di un'ora e poi si è fermato per sempre.

Avviata l'inchiesta, il corpicino è stato portato nella camera mortuaria dell'ospedale di Lecce e i carabinieri hanno sequestrato le cartelle cliniche e altro materiale. Venerdì ci sarà l'autopsia, affidata dal sostituto procuratore Stefania Mininni al medico legale Alberto Tortorella. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia