Aumenti Tari, aumentano - contestualmente - anche i mal di pancia dei cittadini. Non solo per il ritocco al rialzo (dal 7 al 12% per le utenze domenistiche; sopra il 15% per...
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Non solo. In una lettera al sindaco Salvemini, inviata per conoscenza anche al nostro giornale, T.V lamenta l'aumento Tari per la prima casa e per la seconda, a San Cataldo. "Per la prima - spiega - la tassa è passata, proditoriamente, da 319 a 391 euro, con un aumento del 22.57%; per la seconda, la stessa tassa è passata, altrettanto proditoriamente, da 164 a 208 euro, con un aumento del 26.83% . E purtroppo si tratta di un servizio anche scadentissimo: venga, sindaco, a fare un giro dalle parti di Piazza Napoli e dintorni o a San Cataldo. Constaterà dii persona che tali aumenti non sono giustificati".
Il sindaco Carlo Salvemini ha dato mandato al dirigente del settore Tributi, Emanuele Carratta, di rispondere e così è stato. Nella misssiva, Carratta chiarisce al residente leccese che "la sua casistica (utenza domestica senza pertinenze) rientra tra quelle che hanno pagato meno del dovuto negli anni 2014 -2015 -2016 e 2017, in ragione di un errore nella distribuzione della quota variabile fatta dal Comune (e da molti altri Comuni in Italia), al quale il Ministero Economia e Finanze ha chiesto di porre rimedio. In pratica le utenze senza pertinenze hanno meno del dovuto. Quindi, in buona parte, l’aumento è legato solo alla sistemazione della tariffa secondo le indicazioni ministeriali (non stiamo chiedendo alcuna restituzione per gli anni pregressi)".
Poi, a contribuire, c'è stato il mancato aggiornamento delle tariffe negli anni passati, dal 2015 al 2017, ma i costi di gestione del servizio sono comunque aumentati. "Una parte dei maggiori costi (1,5 milioni) - prosegue il dirigente - sono legati alla volontà di estendere il servizio “porta a porta” nelle zone marine e case sparse. L’ufficio ha organizzato e avviato un’attività di lotta all’evasione fiscale “strutturale”, propedeutica a realizzare una riduzione della pressione fiscale su coloro che già pagano regolarmente".
Intanto, l'assessore all'Ambiente, Carlo Mignone avvisa che Palazzo Carafa ha "provveduto a pulire tutte le piazzole della tangenziale est rimuovendo pneumatici e materassi. Di seguito si è proceduto a svuotare il canale della raccolta acque in corrispondenza delle piazzole. Questo significa e dimostra - chiude - che lavoriamo nel silenzio per rimuovere rifiuti presenti non da mesi, ma da numerosi anni".
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Quotidiano Di Puglia