Aumenti Tari, pioggia di proteste. E il Comune risponde alle lettere dei cittadini: "Ecco perché pagate di più"

Rifiuti abbandonati
Rifiuti abbandonati
di Paola ANCORA
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Venerdì 25 Maggio 2018, 19:11
Aumenti Tari, aumentano - contestualmente - anche i mal di pancia dei cittadini. Non solo per il ritocco al rialzo (dal 7 al 12% per le utenze domenistiche; sopra il 15% per quelle non domestiche) deciso dall'amministrazione Salvemini, ma anche perché gli avvisi di pagamento sono arrivati ai leccesi a pochi giorni dalla scadenza per il saldo della prima rata, fissato al 31 maggio, anche nel caso in cui si voglia pagare il tributo per intero in un'unica soluzione. "Avvisi Tari errati o che comunque necessitano un chiarimento, inviati a pochi giorni dalla scadenza della prima rata. Numero verde che non risponde mai - segnala una cittadina -. Ufficio tributi aperto al pubblico solo mercoledi e venerdi dalle 9 alle 12 e martedì dalle 15.30 alle 17.30. Non va bene così: prorogate la scadenza della prima rata".
Non solo. In una lettera al sindaco Salvemini, inviata per conoscenza anche al nostro giornale, T.V lamenta l'aumento Tari per la prima casa e per la seconda, a San Cataldo. "Per la prima - spiega - la tassa è passata, proditoriamente, da 319 a 391 euro, con un aumento del 22.57%; per la seconda, la stessa tassa è passata, altrettanto proditoriamente, da 164 a 208 euro, con un aumento del 26.83% . E purtroppo si tratta di un servizio anche scadentissimo: venga, sindaco, a fare un giro dalle parti di Piazza Napoli e dintorni o a San Cataldo. Constaterà dii persona che tali aumenti non sono giustificati".
Il sindaco Carlo Salvemini ha dato mandato al dirigente del settore Tributi, Emanuele Carratta, di rispondere e così è stato. Nella misssiva, Carratta chiarisce al residente leccese che "la sua casistica (utenza domestica senza pertinenze) rientra tra quelle che hanno pagato meno del dovuto negli anni 2014 -2015 -2016 e 2017, in ragione di un errore nella distribuzione della quota variabile fatta dal Comune (e da molti altri Comuni in Italia), al quale il Ministero Economia e Finanze ha chiesto di porre rimedio. In pratica le utenze senza pertinenze hanno meno del dovuto. Quindi, in buona parte, l’aumento è legato solo alla sistemazione della tariffa secondo le indicazioni ministeriali (non stiamo chiedendo alcuna restituzione per gli anni pregressi)".
Poi, a contribuire, c'è stato il mancato aggiornamento delle tariffe negli anni passati, dal 2015 al 2017, ma i costi di gestione del servizio sono comunque aumentati. "Una parte dei maggiori costi (1,5 milioni) - prosegue il dirigente - sono legati alla volontà di estendere il servizio “porta a porta” nelle zone marine e case sparse. L’ufficio ha organizzato e avviato un’attività di lotta all’evasione fiscale “strutturale”, propedeutica a realizzare una riduzione della pressione fiscale su coloro che già pagano regolarmente".
Intanto, l'assessore all'Ambiente, Carlo Mignone avvisa che Palazzo Carafa ha "provveduto a pulire tutte le piazzole della tangenziale est rimuovendo pneumatici e materassi. Di seguito si è proceduto a svuotare il canale della raccolta acque in corrispondenza delle piazzole. Questo significa e dimostra - chiude - che lavoriamo nel silenzio per rimuovere rifiuti presenti non da mesi, ma da numerosi anni".
 
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