Sono ore di tensione a San Foca. Dopo l’avvio del cantiere marino e mentre si completano i lavori a terra propedeutici alla realizzazione del terminale di ricezione del...
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La nave dalla quale si caleranno i sub di Tap, la Adhémar De Saint Venant, è già a mezzo miglio dal litorale di San Foca. «Sembra un mostro», affermano i “No Tap”, «ora più che mai serve la risposta di tutta la popolazione». In mattinata circa 50 attivisti hanno presidiato l’area a ridosso della strada provinciale Melendugno-Calimera, dove Tap sta realizzando le strade su cui i camion raggiungeranno la zona in cui sorgerà il Prt del gasdotto che dall’Azerbaijan porterà 10 miliardi di metri cubi l’anno di gas in Europa (un terzo sarebbe già stato acquistato da Enel, Edison ed Hera). Secondo i No Tap, però, i lavori a terra attraversano una vasta porzione di uliveto con alberi monumentali che dovranno essere eradicati. I lavori, aggiungono, prevedono anche l’abbattimento di una vicina antica via Francigena. Anche per questo gli attivisti hanno convocato, per il 2 novembre, un’assemblea pubblica sul «paesaggio» affermando di essere «sotto assedio». La proposta di Emiliano - ribadita anche oggi dal governatore - di spostare l’approdo in una zona a minore impatto ambientale, e cioè a Brindisi dove il gasdotto si sarebbe collegato, senza bisogno di ulteriori opere, alla rete nazionale Snam, è stata esclusa. Eppure «spostare Tap in un posto meno dannoso è una cosa semplice», afferma il governatore lamentando di non essere stato convocato dal governo forse perché, sostiene Emiliano, «le strutture tecniche della Regione Puglia avrebbero sbrindellato le stupidaggini che sono state propinate al popolo del M5S, per dire semplicemente che anche questo governo, come i precedenti, è schiavo delle lobby». Emiliano fa notare che «hanno chiamato solo il sindaco di Melendugno e poi lo hanno anche definito un teppistello». Secondo la tabella di marcia di Tap, i lavori per la realizzazione del terminale di ricezione, che si estenderà su un’area di circa 12 ettari (3.500 metri quadri di uffici), dovrebbero cominciare lunedì e concludersi entro la fine del 2019. Quelli in mare, entro fine anno.
(Vi.Chi. Ansa) Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia