Nuovi lavori lungo il tracciato del gasdotto e a Melendugno torna la tensione: dalla giornata di lunedì, in zona cimitero, alcuni operai della ditta Mello, per conto di...
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E questa mattina una delegazione di manifestanti "no-Tap" ha dato vita a un sit-in davanti al Palazzo di Giustizia di Lecce, con cartelli e striscioni.
Tutto in regola, come detto, per la multinazionale del gasdotto, che specifica, in una nota ufficiale, che sono in corso nell’area del progetto i lavori di potatura di ulivi avvenuti solo «dopo aver provveduto alla raccolta delle olive – si legge -, con eccezione di un numero ridottissimo di piante affette dalla cosiddetta lebbra dell’ulivo, i cui frutti, se moliti insieme agli altri, avrebbero compromesso la qualità dell’olio».
Tap chiarisce che i lavori rientrano nella categoria delle «buone pratiche agricole», ovvero le stesse che la società sta utilizzando per gli ulivi già spostati a Masseria del Capitano «per garantirne la perfetta salute e la protezione dalla Xylella»: «Le caratteristiche delle potature – affermano dalla multinazionale - sono state approvate dalla Sezione Provinciale Agricoltura di Lecce della Regione Puglia e Tap sta via via provvedendo a informare i proprietari dei terreni interessati».
La società del gasdotto ribadisce la propria disponibilità a illustrare sul campo «la qualità delle pratiche agricole condotte a tutela degli ulivi e, in prospettiva, del paesaggio agrario, che sarà perfettamente ripristinato appena saranno conclusi i lavori di costruzione del gasdotto».
Una versione che non coincide con quella del comitato No Tap, che denuncia come probabilmente l’azienda voglia «aprire un nuovo cantiere lì dove ancora non hanno ottemperato alle prescrizioni». Una forzatura, insomma, per gli attivisti che ha portato alcuni di loro nella zona occupata dagli operai per protestare e culminata con il tentativo di qualcuno di salire sugli alberi per scongiurare le potature, causando la reazione delle forze dell’ordine presenti. Gli attivisti hanno inoltre raccolto testimonianze di alcuni proprietari, che avrebbero trovato i mezzi di polizia parcheggiati sui propri terreni, senza avere la possibilità di accedervi. E c’è chi si dice pronto a denunciare l’accaduto.
Anche il sindaco di Melendugno Marco Potì parla di «operazioni inopportune» che rischiano di creare danni agli ulivi e agli agricoltori che aspettavano di raccogliere le olive dalle chiome rigogliose: «Nell’idea di Tap sono già alla fase che riguarda la condotta – spiega -, ma non hanno ancora realizzato il microtunnel, quindi, questa fretta non si spiega ed è inappropriata.
Quotidiano Di Puglia