«Serve gente al presidio». Il tam tam parte su Facebook nel primo pomeriggio e alle 16 c’è già una ventina di persone al presidio No-Tap di San...
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Ma qualcosa deve essere successo se con il passare dei minuti la tensione ha iniziato ad alzarsi. Tutto è partito da un petardo lanciato nel cantiere - erano le 16.15 - all’indirizzo degli operai che nel frattempo stavano svolgendo attività di manutenzione e di preparazione alla fase successiva dei lavori. Un lavoro “pulito”, insomma, senza l’uso di martelli pneumatici e quindi senza eccessivi rumori. Ieri gli operai impegnati nel cantiere Tap avrebbero anche dovuto montare, al di sopra della recinzione, una rete simile a quelle che si vedono nei campi di calcio, studiate per impedire che eventuali oggetti lanciati all’interno raggiungano e feriscano le persone.
Ma l’operazione non si è potuta completare, perché al primo petardo è seguito il lancio di una prima pietra. Poi ne è arrivata una seconda, più grossa, che ha colpito il camion della ditta che si sta occupando della manutenzione delle torri faro, scheggiandone un finestrino. Il lancio di pietre è proseguito per qualche minuto.
Nel frattempo, i manifestanti hanno risposto agli appelli su Facebook e il loro numero ha continuato a crescere. Al grido di «Questa sera non si entra e non si esce», già nel pomeriggio si sono posizionati davanti ai cancelli, riuscendo a far sospendere le attività da e verso il cantiere, mentre all’interno gli operai hanno continuato a lavorare.
All’esterno, davanti a un cancello è stato acceso un piccolo fuoco, che ha contribuito a rendere difficoltosa l’uscita agli operai che, finito il proprio turno di lavoro, attorno alle 20 hanno provato a rientrare a casa con i propri mezzi. Una ventina di operai - cioè quelli che dovevano riportare i mezzi nella ditta - sono invece rimasti bloccati fino alla tarda serata.
A tutela della sicurezza diverse pattuglie dei carabinieri e gli agenti della Questura che, quando la tensione ha iniziato ad alzarsi, hanno chiesto l’intervento di rinforzi. Alla fine, attorno alle 21, le forze dell’ordine sono riuscite a ristabilire la calma e a far uscire dal cantiere gli ultimi operai rimasti bloccati dentro. Intanto, al vaglio della Digos ci sono i filmati delle videocamere di sorveglianza che dovrebbero aiutare gli agenti a individuare i violenti.
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Quotidiano Di Puglia