Tap, Ordine e Assostampa: «Sia garantito l'accesso ai giornalisti»

Tap, Ordine e Assostampa: «Sia garantito l'accesso ai giornalisti»
Posti di blocco, recinzioni attorno al cantiere e ora anche l'impossibilità di avvicinarsi alla «zona rossa» per documentare quanto accade in...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Posti di blocco, recinzioni attorno al cantiere e ora anche l'impossibilità di avvicinarsi alla «zona rossa» per documentare quanto accade in quell'area. Ordine dei giornalisti e Associazione della Stampa di Puglia ritengono indispensabile una deroga del Questore di Lecce all'ordinanza con cui il prefetto Palomba, per una legittima tutela dell'ordine pubblico, ha interdetto transito e accesso nell'area attorno al cantiere Tap, la cosiddetta «zona rossa» tra San Basilio e Masseria del Capitano, a Melendugno. Le misure interdittive adottate lo scorso 13 novembre, sottolinenano Ordine dei giornalisti e Asstostampa Puglia, stanno rendendo particolarmente difficile l'esercizio del diritto di cronaca attorno all'area del cantiere Tap da parte dei giornalisti, impegnati a documentare e informare i cittadini sui lavori per il gasdotto, tra dinieghi da parte delle forze dell'ordine persino ad avvicinarsi all'area e rimpalli sulle richieste di autorizzazioni (o pass) tra l'azienda e la questura. «Comprendiamo le ragioni di sicurezza adottate dal prefetto - sottolineano in una nota congiunta - alla luce delle proteste e degli atti vandalici commessi, a più riprese, nell'area interessata dai lavori, misure che stanno costringendo gli stessi residenti ad una quotidianità decisamente complicata. Ma ci chiediamo se non meriti uguale tutela il diritto dei cronisti a svolgere in piena autonomia il loro lavoro, senza doversi trasformare quotidianamente in embedded, accompagnati e vigilati come fossero inviati in una zona di guerra o, come accaduto più volte, allontanati. Riteniamo altresì leso il diritto dei cittadini ad essere adeguatamente informati su ciò che accade in un'area pubblica, la cui proprietà è dei pugliesi, seppur transitoriamente trasferita »nella disponibilità delle forze dell'ordine« dall'ordinanza del prefetto». Per questi motivi, Ordine dei giornalisti e Assostampa «ritengono indispensabile che vengano adottate adeguate contromisure nell'immediato o quantomeno in sede di eventuale proroga dell'ordinanza, il prossimo 12 dicembre, garantendo così il ripristino delle regole della democrazia in un territorio su cui la Puglia, e l'Italia intera, rivendicano libertà di accesso e di informazione, nel rispetto delle regole e dell'ordine pubblico».



LA REPLICA DI TAP
In merito alla nota diffusa oggi da Ordine dei Giornalisti della Puglia e Associazione della Stampa di Puglia, TAP ribadisce la sua piena disponibilità ad accogliere sul sito del cantiere del microtunnel qualunque giornalista e/o mezzo di informazione che desideri visitarlo, in linea con una prassi seguita da sempre e della quale possono dare testimonianza le decine di giornalisti pugliesi, italiani e anche provenienti dall’estero che negli anni lo hanno già fatto e senza alcuna forma di “embedding”.

A seguito dell’ordinanza prefettizia del 13 novembre scorso e della realizzazione della nuova recinzione a tutela dei lavoratori impegnati in cantiere, TAP si è resa comunque disponibile a trasmettere alle competenti autorità di polizia qualunque richiesta di visita pervenuta dai mezzi di informazione o da singoli giornalisti, ricevendone sempre il nulla osta.




  Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia