Tap, barriera sottomarina contro la pesca a strascico: via all'installazione

Tap, barriera sottomarina contro la pesca a strascico: via all'installazione
Tap ha avviato questa mattina l'installazione di barriere per impedire la pesca a strascico al largo della costa di San Foca, marina di Melendugno, nei pressi del punto di...

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Tap ha avviato questa mattina l'installazione di barriere per impedire la pesca a strascico al largo della costa di San Foca, marina di Melendugno, nei pressi del punto di approdo del microtunnel. E' uno degli interventi previsti per il gasdotto Tap. I lavori, eseguiti dalla Nex Geosolutions Europe termineranno il 31 maggio e sono stati autorizzati dal ministero delle Infrastrutture. La Questura di Lecce, per evitare azioni di attivisti "no tap", ha intensificato i controlli in zona.

Profondità tra 16 e 43 metri

L'attività di posa sarà realizzata nell'area circostante il punto di uscita del porto di San Foca a una profondità compresa tra 16 e 43 metri dove la pesca a strascico non è consentita. La conclusione dei lavori è prevista nel mese di maggio. Oltre all'installazione dei dissuasori e dei relativi materassi in pietrame di sottofondo, un'imbarcazione sarà dedicata ai monitoraggi ambientali in corso d'opera. L'attività è svolta in coordinamento con tutte le autorità che hanno competenza su queste opere sottomarine.
Questi interventi vengono realizzati con manufatti e oggetti costruiti in diverse forme e materiali e immersi in mare al fine di realizzare meccanismi tecnico-ecologici o, come si usa dire, di ingegneria ecologica, per incrementare la produzione delle risorse biologiche marine e a proteggere i fondali dalla pesca a strascico illegale. Questi interventi sono noti anche come barriere artificiali, il cui principio è quello di utilizzare strutture appositamente immerse per attrarre, concentrare, sviluppare e proteggere risorse sfruttabili ittiche dall'uomo.

I dettagli

La disposizione spaziale delle strutture ha l'obiettivo di creare una ampia area di circa 700 metri di lato composta da singole stazioni anti-strascico illegale (20 dissuasori) e un'area con specifiche finalità di monitoraggio e oasi di ripopolamento della fauna ittica composta da 20 stazioni ravvicinate di circa 40x60 metri.


I blocchi che compongono le singole stazioni saranno assemblati a forma di piramide (5 blocchi di 2 metri di lato per ciascuna stazione). Le piramidi poggeranno su un basamento costituito da materassi in pietrame con lo scopo di creare un opportuno substrato d'appoggio. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia