Tap, barriera sottomarina contro la pesca a strascico: via all'installazione

Tap, barriera sottomarina contro la pesca a strascico: via all'installazione
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Mercoledì 13 Aprile 2022, 12:42 - Ultimo aggiornamento: 15 Aprile, 12:51

Tap ha avviato questa mattina l'installazione di barriere per impedire la pesca a strascico al largo della costa di San Foca, marina di Melendugno, nei pressi del punto di approdo del microtunnel. E' uno degli interventi previsti per il gasdotto Tap. I lavori, eseguiti dalla Nex Geosolutions Europe termineranno il 31 maggio e sono stati autorizzati dal ministero delle Infrastrutture. La Questura di Lecce, per evitare azioni di attivisti "no tap", ha intensificato i controlli in zona.

Profondità tra 16 e 43 metri

L'attività di posa sarà realizzata nell'area circostante il punto di uscita del porto di San Foca a una profondità compresa tra 16 e 43 metri dove la pesca a strascico non è consentita. La conclusione dei lavori è prevista nel mese di maggio. Oltre all'installazione dei dissuasori e dei relativi materassi in pietrame di sottofondo, un'imbarcazione sarà dedicata ai monitoraggi ambientali in corso d'opera. L'attività è svolta in coordinamento con tutte le autorità che hanno competenza su queste opere sottomarine.
Questi interventi vengono realizzati con manufatti e oggetti costruiti in diverse forme e materiali e immersi in mare al fine di realizzare meccanismi tecnico-ecologici o, come si usa dire, di ingegneria ecologica, per incrementare la produzione delle risorse biologiche marine e a proteggere i fondali dalla pesca a strascico illegale.

Questi interventi sono noti anche come barriere artificiali, il cui principio è quello di utilizzare strutture appositamente immerse per attrarre, concentrare, sviluppare e proteggere risorse sfruttabili ittiche dall'uomo.

I dettagli

La disposizione spaziale delle strutture ha l'obiettivo di creare una ampia area di circa 700 metri di lato composta da singole stazioni anti-strascico illegale (20 dissuasori) e un'area con specifiche finalità di monitoraggio e oasi di ripopolamento della fauna ittica composta da 20 stazioni ravvicinate di circa 40x60 metri.
I blocchi che compongono le singole stazioni saranno assemblati a forma di piramide (5 blocchi di 2 metri di lato per ciascuna stazione). Le piramidi poggeranno su un basamento costituito da materassi in pietrame con lo scopo di creare un opportuno substrato d'appoggio.

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