Svolta sulla morte della psicologa salentina: si indaga per omicidio

Virginia Quaranta in una immagine del profilo Facebook
LECCE  - Non si sarebbe trattato di una morte naturale bensì di un omicidio: la svolta sulla morte della 32enne psicologa salentina, Virginia Quaranta, il cui cadavere...

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LECCE  - Non si sarebbe trattato di una morte naturale bensì di un omicidio: la svolta sulla morte della 32enne psicologa salentina, Virginia Quaranta, il cui cadavere è stato trovato nella sua abitazione di Lecce due settimane fa, il 18 giugno, è arrivata nelle scorse ore dalle indagini, tanto che il Pm Francesca Miglietta che segue il caso ha già scritto il nome di un amico della vittima nel registro degli indagati con l'ipotesi di reato di omicidio volontario.


L'iscrizione è un atto formalmente dovuto, effettuato nell'ambito di alcuni accertamenti disposti sui telefoni della vittima e dell'indagato, che avrebbero avuto nei mesi scorsi contatti frequenti, anche su whatsapp. Elementi da cui gli inquirenti si aspettano ora di trovare una soluzione al giallo della morte della donna.
A trovare il corpo di Virginia Quaranta furono alcuni colleghi, che la aspettavano a un convegno e quando non la videro arrivare si preoccuparono al punto da raggiungere la sua casa di viale Rossini per assicurarsi che stesse bene. Poi l'amara sorpresa. Dall'autopsia, effettuata dal medico legale Alberto Tortorella, nonn era stato però riscontrato sulla giovane professionista alcun segno chiaro che pootesse far pensare a un omicidio, come segni o ferite. Unico indizio sospetto il caos di scatole di medicinali e ricette mediche gettate alla rinfusa nella camera da letto della donna che potrebbero fornire indizi utili. Il magistrato dispose infatti anche degli esami tossicologici effettuati nel corso dell'autopsia di cui si aspetta ora l'esito. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia