SURBO - Prima discovery dell’inchiesta bis sull’amministrazione comunale di Surbo. La necessità di chiedere altri sei mesi di tempo per concludere le indagini,...
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Non entra nel merito degli accertamenti in corso, la richiesta di proroga delle indagini notificata all’architetto Frassanito. Parla genericamente di appalti per i quali si è reso necessario capire se le relative gare siano state condotte con metodi illeciti. Ed informa i diretti interessati delle ipotesi di reato: corruzione per un atto di ufficio, abuso di ufficio ed estorsione.
Ancora un dato essenziale, l’ultimo contenuto nell’avviso: il periodo di copertura dell’inchiesta. Ossia dal 29 novembre del 2012 al 12 ottobre del 2015. Dunque, l’inchiesta sta riguardando due diverse amministrazioni: la prima è quella guidata da Daniele Capone fino alle elezioni del 27 maggio del 2013 quando passò lo scettro al suo ex vice. Ossia Fabio Vincenti. La seconda i primi due anni dell’amministrazione Vincenti.
Tutti da accertare i fatti. Con i nomi e le ipotesi di reato suscettibili di cambiamenti in relazione a quanto diranno i riscontri.
Al momento si indaga sui fatti più rilevanti contenuti nelle 120 pagine di informativa depositata dai carabinieri al procuratore aggiunto Antonio Negro, prima del trasferimento a Brindisi e dell’assegnazione dei fascicoli al sostituto Vallefuoco. Quei fatti rimasti indefiniti nella prima inchiesta. Gli appalti. Perché i telefoni intercettati nella prima inchiesta, fra i quali quelli del sindaco Vincenti, dell’architetto Frassanito e dei fratelli Trio, hanno messo in evidenza conversazioni che secondo l’interpretazione fornita dagli inquirenti - per gli appalti sarebbe stata adottato una gestione clientelare piuttosto che l’evidenza pubblica. Circostanza - quest’ultima - peraltro smentita dal sindaco Vincenti nell’intervista apparsa sull’edizione di ieri del “Nuovo Quotidiano di Puglia”.
Quali appalti? L’appalto per l’illuminazione pubblica. I due per adeguare alle nuove norme di sicurezza la scuola Materna di via I Maggio e la Media di via Del mare. L’appalto per la creazione del parco eolico. Ed infine quello che ha assegnato i “buoni sport” ad una palestra riconducibile ad un assessore della Giunta Vincenti.
Dunque, se il giudice accorderà la proroga a fine anno saranno tirate le fila.
Gli indagati sono difesi dagli avvocati Cristiano Solinas, Luigi Rella, angelo Vantaggiato, Laura Minosi, Roberta Capodieci ed Antonio Savoia.
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Quotidiano Di Puglia