Stop del gip a Rollo: «Non può tornare a lavorare in reparto»

Stop del gip a Rollo: «Non può tornare a lavorare in reparto»
Resta agli arresti domiciliari senza la possibilità di rientrare a lavorare in ospedale, il primario di Ortopedia del Vito Fazzi. Rigettata la richiesta presentata per...

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Resta agli arresti domiciliari senza la possibilità di rientrare a lavorare in ospedale, il primario di Ortopedia del Vito Fazzi. Rigettata la richiesta presentata per Giuseppe Rollo, 58 anni, di Nardò, dagli avvocati Renata Minafra e Ladislao Massari: il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Potenza, Amerigo Palma, non ha attenuato la misura che priva della libertà il dottore Rollo dal 6 dicembre dell'anno scorso.

Pendono intanto le istanze di revoca dei domiciliari presentate per il direttore generale della Asl di Lecce, Ottavio Narracci, 59 anni, di Fasano (avvocati Ubaldo Macrì e Gianni De Pascalis) e per l'avvocatessa Benedetta Martina, 32 anni, di Copertino (avvocato Stefano Prontera).
Sta esaminando le singole posizioni in queste ore il giudice dell'inchiesta che contesta le ipotesi di reato di corruzione in atti giudiziari e corruzione per atti contrari ai doveri di ufficio. Il giudice della misura che quel 6 dicembre vide finire in carcere il pubblico ministero Emilio Arnesano, 61 anni, di Carmiano (avvocati Luigi Corvaglia e Luigi Covella) ed il dottore Carlo Siciliano, 63 anni, di Lecce (avvocato Luigi Rella), passati poi ai domiciliari. L'inchiesta che contesta al magistrato in concorso volta per volta con gli altri indagati, lo scambio dell'interessamento in processi, in inchieste, in sessioni di esami d'avvocato e in procedimenti disciplinari, in cambio di sesso, di uno sconto di 17mila euro sull'acquisto di una barca, di due battute di caccia al daino maschio e di altri vantaggi.
E se il dottore Rollo non è stato autorizzato a tornare in ospedale e a riprendere, fra le altre cose, una serie di operazioni chirurgiche intanto rinviate, è stata accolta invece la stessa richiesta presentata da un altro medico finito coinvolto in questa vicenda giudiziaria: il giudice Palma ha autorizzato il primario di Neurologia Giorgio Trianni, 66 anni, di Gallipoli (avvocati Luigi Suez e Stefano Chiriatti), a raggiungere il Fazzi negli orari di lavoro.
Nulla è cambiato invece per il dottore Rollo. Risponde di avere ricevuto rassicurazioni dal pubblico ministero Emilio Arnesano sull'archiviazione di un'inchiesta per lesioni: «Quella andrà così, non ti preoccupare, quella andrà così come dico io perché non c'è alternativa, capito?», l'intercettazione riportata nell'ordinanza di custodia cautelare. Nell'inchiesta della Procura di potenza che lo tiene ai domiciliari da oltre 40 giorni, si parla anche dell'interessamento dello stesso magistrato per una inchiesta di omicidio colposo. In cambio il pm Arnesano ne avrebbe avuto una corsia preferenziale per la visita del figlio di una conoscente e la riduzione dei tempi di attesa di una visita specialistica nel Nord Italia di un suo parente.

Probabile la presentazione a breve di nuove istanze di attenuazione delle misure per tutti gli indagati. Anche per l'avvocato Mario Ciardo, 55 anni, di Tricase, sottoposto alla misura del divieto di dimora a Lecce. Nonché per l'avvocato Augusto Conte e per l'avvocatessa Federica Nestola (avvocati Alberto ed Arcangelo Corvaglia): il fascicolo cambierà giudice con la richiesta di rito immediato della Procura. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia