Specchia, uccise il fratello a bastonate: Scupola condannato a 14 anni

L'omicidio di Specchia
E' stato condannato a 14 anni di reclusione per omicidio volontario, Nicola Scupola, 70enne di Specchia, accusato di aver ucciso a bastonate il fratello Vincenzo, 78enne, in...

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E' stato condannato a 14 anni di reclusione per omicidio volontario, Nicola Scupola, 70enne di Specchia, accusato di aver ucciso a bastonate il fratello Vincenzo, 78enne, in aperta campagna. I fatti risalgono al marzo dello scorso anno. La sentenza è stata emessa dal gup Marcello Rizzo al termine di un processo con rito abbreviato. L'accusa, sostenuta dal pm Simona Rizzo, aveva chiesto la condanna a 16 anni. Le difese sono state sostenute dagli avvocati Cristiano Solinas e Sergio Annesi che avevano chiesto e ottenuto che l'imputato fosse ammesso al rito speciale, che prevede lo sconto di un terzo della pena in caso di condanna, a seguito di decreto di giudizio immediato. L'imputato è stato anche interdetto dai pubblici uffici.  


Nel corso dell'udienza di convalida del fermo, subito dopo i fatti, l'agricoltore di Specchia aveva ammesso di aver colpito il fratello con un bastone e una pietra per difesa, a suo dire, nel corso di una colluttazione degenerata dopo una lite, e poi di aver trascinato il corpo per terra fino al ciglio della cisterna, di averlo lasciato lì e di essersene andato, non spiegando come fosse finito all'interno della cavità. Secondo quanto contestato il fratello minore colpì il maggiore più volte, sul viso e sulla testa, facendolo poi cadere nella cisterna di raccolta dell'acqua piovana, dove è stato ritrovato. Tutto ciò a seguito di dissidi legati alla gestione dei fondi agricoli. L'uomo ha dunque sempre asserito di essersi difeso. «Aveva in entrambe le mani una pietra, una l'ha buttata a terra e con la mano libera mi ha afferrato per il collo. Io l'ho dapprima spinto e poi l'ho colpito con un bastone che ho preso a terra», aveva dichiarato a verbale. E poi ancora: «Non l'ho aiutato quando è caduto nell'acqua perché sicuramente mi avrebbe tirato dentro». L'aggressione sarebbe avvenuta vicino al deposito delle galline: «Ho lavato il bastone nel bidone dell'acqua che si trovava vicino all'auto, poi l'ho lanciato nell'erba», aveva proseguito. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia