Accostò l'amministrazione ai Casamonica: consigliere d'opposizione a processo per diffamazione

Accostò l'amministrazione ai Casamonica: consigliere d'opposizione a processo per diffamazione
In campagna elettorale accostò l'amministrazione comunale di Salice Salentino al clan Casamonica. Per Cosimo Gravili, ex candidato sindaco e oggi consigliere di...

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In campagna elettorale accostò l'amministrazione comunale di Salice Salentino al clan Casamonica. Per Cosimo Gravili, ex candidato sindaco e oggi consigliere di minoranza, ci sarà un processo per diffamazione. L'indagato si è opposto al decreto penale di condanna: il gip Sergio Mario Tosi ha quindi fissato l'inizio del processo per il 16 giugno, dinanzi al giudice della prima sezione penale Elena Coppola.

I fatti nel 2022

I fatti sono avvenuti durante la campagna elettorale del 2022. Gravili, candidato di “Salice 2030”, durante una trasmissione radiofonica in onda su Radio One di Campi Salentina, accostò l'amministrazione dell'allora sindaco Tonino Rosato, oggi vicesindaco al fianco del primo cittadino Cosimo Leuzzi, al clan romano dei Casamonica. Il passaggio finito sotto accusa è quello in cui Gravili, parlando di un affidamento diretto di lavori per 90mila euro, pronuncia la frase «Casamonica è un esempio che calza a pennello con questa amministrazione». Rosato e la sua maggioranza presentarono una denuncia-querela e la Procura aprì un fascicolo per diffamazione aggravata. A coordinare le indagini sull'accaduto, il sostituto procuratore Massimiliano Carducci.

Il consigliere

«Considerando che il procedimento per decreto prevede l'applicazione della pena inaudita altera parte - afferma il consigliere Gravili, difeso dall'avvocato Francesco Vergine - mi sono determinato a proporre formale opposizione così da poter ottenere le garanzie del contraddittorio di cui all'articolo 111 della nostra Costituzione. Sulla questione rimango sereno».

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Quotidiano Di Puglia