Salento, a Roca il campo promesso ai ragazzi per giocare a pallone non c'è

Salento, a Roca il campo promesso ai ragazzi per giocare a pallone non c'è
«È passato un anno e la promessa del sindaco non è stata mantenuta, niente campetto per noi ragazzi a Roca, solo promesse, da marinai visto che ci troviamo a...

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«È passato un anno e la promessa del sindaco non è stata mantenuta, niente campetto per noi ragazzi a Roca, solo promesse, da marinai visto che ci troviamo a mare». È duro il commento unanime dei ragazzi di Roca, marina del comune di Melendugno, a cui lo scorso anno fu letteralmente proibito, con tanto di cartello, giocare a pallone in piazza del Mare. Il neo sindaco Maurizio Cisternino, in più occasioni si ritrovò in piazza con i ragazzi promettendo un campo da calcetto, se non nell’imminenza almeno per l’inizio del nuovo anno.

Ma nulla è stato fatto, sebbene sia trascorso un anno esatto. I ragazzi per tutta l’estate invece, si sono trovati sul lungomare di Roca ed è proprio lì che hanno giocato a pallone. «Lo sappiamo che è pericoloso e stiamo attenti - dicono – ma in piazza non possiamo stare, le signore vengono a sgridarci, e allora ci ritroviamo qui. Seduti sul muretto a turno tiriamo qualche calcio al pallone, che spesso va a finire in strada e passano pure le macchine. Lo sappiamo che non si può fare, oltretutto il lungomare serve per passeggiare, ma noi allora dove dobbiamo andare? L’estate è finita, il campetto doveva essere pronto e invece niente di niente».

Le spiegazioni del sindaco

A fare luce sulla questione il primo cittadino, che spiega: «Purtroppo abbiamo avuto diversi problemi per la scelta del luogo per adattarlo a campo sportivo, ma ora la notizia è che l’abbiamo trovato e domani stesso metteranno le porte per l’allestimento. Non è facile quando la burocrazia è lunga, poi c’è stato il periodo di ferie, io mantengo sempre le mie promesse e i ragazzi, seppur con mio grande dispiacere per il ritardo della consegna, avranno nei prossimi giorni il quadrante di gioco».

Insomma il sindaco corre ai ripari a fine estate, nonostante la delusione dei ragazzi che fra pochi giorni torneranno in paese per l’inizio della scuola. Adesso sono delusi, spesso seduti sul muretto a guardare i telefoni, lo scorso anno il loro appello arrivò anche a Lino Banfi che si offrì di allenarli gratis. La notizia balzò agli onori delle cronache nazionali, fu coinvolta anche la Fifa. «Abbiamo il diritto di giocare – concludono i ragazzini – con un pallone consumato ma che amiamo, almeno quello c’è. Altro che palloni della Federazione come ci dissero lo scorso anno, noi abbiamo rispettato il divieto ma chi ha promesso non ha mantenuto. LO scorso anno il sindaco ci salutò dicendo che aveva chiamato l’azienda per montare le porte da gioco, e invece è passato un anno in cui noi non abbiamo potuto giocare». Anche i genitori sono delusi da quanto è accaduto. La speranza adesso è di avere un campo funzionante per poter disputare insieme quella partita promessa un anno fa.

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Quotidiano Di Puglia