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Esce dal carcere ma viene nuovamente arrestato perché avrebbe minacciato e abusato della ex compagna. Si sono così spalancate le porte del penitenziario di Lecce per un 47enne di Trepuzzi, uscito di prigione lo scorso giugno dopo aver scontato una condanna a 9 anni e 4 mesi nell’operazione “Vortice Déjà-Vu”.
L’ordinanza porta la firma del giudice per le indagini preliminari Alessandra Sermarini, con le accuse a carico dell’uomo di stalking e violenza sessuale, come richiesto dalla pm Rosaria Petrolo. Il 47enne, tornato in libertà – secondo quando denunciato dalla donna e ricostruito sinora dagli inquirenti – avrebbe iniziato a contattare, e in alcune circostanze anche minacciare, la ex compagna con quale sarebbe voluto tornare. Ma il tentativo dell’uomo di recuperare l’unione familiare avrebbe ricevuto il netto diniego dell’ex compagna, tanto che in altre circostanze in cui lo stesso chiedendo di uscire insieme per vedere la figlia minore, l’avrebbe anche minacciata.
Le minacce
Frasi come “qualsiasi passo fate i vengo a saperlo”, ed ancora “o esci con me oppure non devi uscire con nessuno, ti uccido se non fai come dico io”; a cui sarebbero seguiti anche pedinamenti alle due donne.
Il quadro rappresentato in fase d’indagine dagli inquirenti sarebbe quello di un amore malato e di un rapporto conflittuale. Circostanze queste confermate ai militari anche dal fratello della donna, che avrebbe riferito di un cognato violento che avrebbe picchiato durante la relazione sia la sorella che lui. “Un soggetto assolutamente inabile e riottoso al rispetto delle regole e risultano inidonee misure cautelari in cui il rispetto delle prescrizioni è rimesso a chi vi è sottoposto ivi compresi gli arresti domiciliari” ha scritto la Gip Alessandra Sermarini nel motivare la scelta di far arrestare l’uomo. Il 47enne, difeso dall’avvocato Rita Ciccarese, sarà ascoltato oggi alle 11.30 nell’interrogatorio di garanzia per fornire la sua versione dei fatti.
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