Salento, faida a Melissano: in Cassazione confermati due ergastoli per l'omicidio di un giovane

Salento, faida a Melissano: in Cassazione confermati due ergastoli per l'omicidio di un giovane
Confermate anche dalla Cassazione le condanne per l'omicidio di Francesco Fasano, il 21enne di Melissano ucciso il 24 luglio 2018 con un colpo di pistola alla tempia....

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Confermate anche dalla Cassazione le condanne per l'omicidio di Francesco Fasano, il 21enne di Melissano ucciso il 24 luglio 2018 con un colpo di pistola alla tempia. Ergastolo con isolamento diurno per 18 mesi per il 41enne Daniele Manni e per il 25enne Angelo Rizzo, entrambi ritenuti assassini del giovane.

L'accusa era di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e da motivi abietti e futili connessi allo spaccio di stupefacenti. I giudici della Suprema Corte hanno poi annullato, con rinvio alla Corte d'Assise d'Appello di Taranto, le sentenze per il reato di associazione a delinquere a carico di Antonio Librando, Daniele e Luciano Manni e Angelo Rizzo.

Cosa successe

L'omicidio maturò nella faida interna scoppiata nel gruppo criminale di Melissano per accaparrarsi territori e guadagni con la droga. Fasano fu ammazzato con un solo colpo di pistola calibro 9, con la canna quasi poggiata accanto all’occhio sinistro. Praticamente a bruciapelo. Un'esecuzione in piena regola, come rilevato poi dall'autopsia. Dall'esame autoptico emersero lesioni da investimento sul tronco, sulle braccia e sulle gambe: il corpo era stato gettato per strada e investito casualmente da un'auto di passaggio lungo la Melissano-Ugento.

I familiari del giovane sono stati assistiti dagli avvocati Arcangelo e Luigi Corvaglia e Claudio Miggiano. A loro favore è stata disposta una provvisionale di 50mila euro (il resto del danno sarà poi quantificato).

 

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Quotidiano Di Puglia