Soccorsi difficili sulla 275 e rischio per gli operatori: il grido d'allarme di pompieri e 118

Di recente coinvolta un'ambulanza in un incidente
«La statale 275 è un continuo rischio per le vite umane ma anche per chi cerca di salvarle».  Il grido...

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«La statale 275 è un continuo rischio per le vite umane ma anche per chi cerca di salvarle». 


Il grido d’allarme sulla pericolosità della direttrice stradale MaglieLeuca, dopo aver unito cittadini e istituzioni in un unico accorato appello, coinvolge gli operatori dell’emergenza-urgenza: 118 e vigili del fuoco

Il pericolo è una costante

Il pericolo è una costante. Gli incidenti, anche mortali, si susseguono ed è difficile per i mezzi di soccorso lanciati a tutta velocità intervenire, nei tempi stringenti necessari a salvare una vita, e soprattutto garantendo la sicurezza su strada per pazienti e operatori. 
L’unica corsia della 275, stretta e che attraversa i diversi comuni del Sud Salento, non offre garanzie, anzi aumenta il rischio. La conta dei sinistri è elevata e in questo lungo elenco finiscono anche gli incidenti che coinvolgono i mezzi di soccorso. L’ultimo in ordine di tempo, la sera del 2 novembre scorso, nel punto in cui la statale attraversa Montesano Salentino, con l’impatto fra una vettura e un’ambulanza che trasportava una paziente all’ospedale di Tricase. Il bilancio: due feriti tra i soccorritori, un mezzo di soccorso andato completamente distrutto e un paziente a bordo che ha dovuto subire le conseguenze dell’impatto e il ritardo del ricovero in ospedale. Un vero paradosso nella sua drammaticità.

Le difficoltà per i soccorritori 

Pericoli che si aggiungono quindi alle già croniche difficoltà con cui devono fare i conti i sanitari del 118. Da qui la richiesta di riqualificare e raddoppiare il tratto stradale, poco meno di 40 chilometri di asfalto oggetto di 30 anni di promesse non mantenute, per garantire finalmente sicurezza e modernità. 
«Intervenire o percorrere la 275 per una chiamata urgente di soccorso è un vero problema – afferma il dirigente responsabile del 118 di Lecce, Maurizio Scardia -. Soprattutto dopo Scorrano, il tratto di strada non è sicuro e abbiamo difficoltà di spostamento e di soccorso in strada. Lo spazio è stretto, e una volta parcheggiato il mezzo corriamo il rischio di essere investiti dalle auto che transitano».
«È pericoloso poi, – aggiunge Scardia - dover attraversare i paesi e numerosi incroci cittadini con un’ambulanza lanciata a tutta velocità per soccorrere i feriti. In codice rosso è impensabile andare piano, e questo ci espone ad incidenti. Il problema è evidente e riguarda indistintamente sia i soccorritori che i cittadini che ci vivono o che sono costretti a spostarsi lungo il percorso stradale». 

Necessario fare fronte comune

Per Scardia è quindi necessario fare fronte comune, con l’auspicio che le rinnovate promesse e le prese di coscienza di questo ultimo periodo si tramutino in interventi di fatto. «La 275, insieme alla 274 e alla strada Avetrana-Nardò, rappresentano le cosiddette strade delle morte. È quindi un obbligo intervenire per garantire sicurezza a chiunque vi transiti. Già in passato – sottolinea il responsabile del 118 - abbiamo segnalato agli organi competenti le nostre difficoltà d’intervento e la pericolosità del percorso, ma tutto è rimasto invariato. Ora qualcosa sembra muoversi, la sensibilizzazione e la levata di scudi del territorio è importante, speriamo quindi si possa intervenire per adeguare il tratto stradale alle esigenze della popolazione e di tutti quelli operatori, 118, vigili del fuoco e forze dell’ordine, che con la propria attività concorrono a tutelare e garantire la sicurezza dei cittadini». 
Disagi e difficoltà d’intervento sulla 275 che accomunano anche i caschi rossi, come confermato dal comandante del comando provinciale di Lecce, Antonio Panaro.


«È un asse viario non ammodernato – sottolinea Panaro – quindi, sia il transito che la sosta d’urgenza di tutti i mezzi di soccorso lungo la Maglie–Leuca non è sicuro. I nostri mezzi sono anche più ingombranti delle ambulanze, quindi il rischio di essere travolti dalle auto che sopraggiungono, soprattutto con la scarsa visibilità notturna di alcuni punti, è davvero elevato. Se si vuole crescere, garantendo soccorsi celeri e sicurezza per i cittadini, - conclude Panaro - la soluzione è solo una: trasformare le parole in fatti e intervenire in tempi rapidi per il raddoppio stradale». Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia