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Fu costretto a fermare la corsa della sua auto perché presa di mira da un lancio di sassi. Ma quella mossa fu decisiva, al malvivente, per mettere a segno il suo proposito criminale: una volta bloccata la marcia dell'auto, infatti, il 44enne leccese Gianluca Tarantini prese a pugni il conducente - causandogli lesioni giudicate guaribili in sette giorni dai medici che lo soccorsero - e poi gli puntò contro un coltello per farsi consegnare il portafogli. Magro il bottino, appena 30 euro.
La decisione dei giudici
Per quella rapina, avvenuta il 12 luglio di due anni fa a Lecce, Tarantini è stato condannato a sei anni di reclusione al termine del processo con rito ordinario svoltosi davanti al presidente Pietro Baffa.
Quotidiano Di Puglia