Salento, incendio in una palazzina di due piani: le fiamme causate da un caricabatterie

Salento, incendio in una palazzina di due piani: le fiamme causate da un caricabatterie
Incendio a Torre Lapillo in provincia di Lecce. Brucia una palazzina a due piani in via della Resistenza. Le cause del rogo sarebbero dovute a un caricabatterie andato in...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Incendio a Torre Lapillo in provincia di Lecce. Brucia una palazzina a due piani in via della Resistenza. Le cause del rogo sarebbero dovute a un caricabatterie andato in autocombustione. Fortunatamente, non ci sono feriti. Sul luogo per i rilievi del caso e per spegnere le fiamme i carabinieri e i vigili del fuoco. 

Le dinamiche

È stato un caricabatterie, sicuramente lasciato nella presa elettrica della stanza da letto ed andato in autocombustione, a dare l'avvio all'incendio che ha colpito, rendendola inagibile, una palazzina a due piani in via della Resistenza a Torre Lapillo, frazione di Porto Cesareo. L'allarme è stato lanciato dai vicini che hanno sentito un acre odore di fumo. Poi hanno visto le fiamme. Immediatamente sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Lecce e i carabinieri della locale stazione guidati dal maresciallo Antonio Palamà. Una volta sul posto, i caschi rossi si sono immediatamente introdotti all'interno della palazzina provvedendo prima a chiudere le bombole del gas dei quattro appartamenti che componevano la palazzina e poi a spegnere il fuoco, partito dalla stanza da letto di una delle due abitazioni e, con ogni probabilità, dal caricabatterie di un telefonino.

Successivamente sono stati gli stessi vigili del fuoco a dichiarare inagibile l'immobile: le fiamme, infatti, hanno distrutto un appartamento al piano terra, minacciando di propagarsi anche a quello accanto. Le volte a botte delle abitazioni - secondo i primi rilievi - hanno contribuito a contenere il propagarsi del rogo.

Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia