Salento, incendio nella discarica di rifiuti di Cavallino

Salento, incendio nella discarica di rifiuti di Cavallino
Un grosso incendio sta interessando in queste ore l'impianto di biostabilizzazione di Cavallino, nel quale vengono trattati i rifiuti indifferenziati di buona parte della...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Un grosso incendio sta interessando in queste ore l'impianto di biostabilizzazione di Cavallino, nel quale vengono trattati i rifiuti indifferenziati di buona parte della provincia di Lecce. Il rogo è scoppiato intorno alle 8 di questa mattina - 2 marzo - e sta tenendo impegnate diverse squadre dei vigili del fuoco. Le fiamme hanno interessato un capannone di circa 2.500 metri quadrati in località Guarini adibito alla biostabilizzazione dei rifiuti indifferenziati, il processo di trattamento che permette la produzione di frazione organica stabilizzata a partire dai rifiuti urbani residui. Nel capannone ci sono 14 biotunnel per il trattamento dei rifiuti: proprio uno di questi è stato avvolto dal fuoco. Dopo le operazioni di spegnimento, i vigili del fuoco hanno avviato quelle di raffreddamento, di bonifica e di messa in sicurezza dell'impianto.

Il precedente

Lo stesso capannone fu interessato da un incendio simile il 31 agosto dello scorso anno. Con quello di oggi, sono quattro i roghi nel giro di pochi anni all'interno dell'impianto di Cavallino. Nel mese di settembre del 2020, a causa dello scoppio di un razzo segnalatore (di quelli usati sulle imbarcazioni) di cui qualcuno si era disfatto tra i rifiuti, era andato in fiamme un capannone di circa 2.000 metri quadrati. Sempre uno dei 14 biotunnel, invece, era stato interessato da un altro incendio nel mese di maggio del 2020: anche in quel caso, le fiamme si erano originate da qualcosa di infiammabile tra i rifiuti.

Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia