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Duecento pali di acciaio degli impianti viticoli utilizzati per reggere barbatelle da impiantare sono stati rubati in Salento, a Guagnano. Lo denuncia Coldiretti Puglia.
«I raid nelle campagne - spiega Coldiretti - sono un fenomeno che si ripete ormai senza soluzione di continuità da anni e costringe gli agricoltori a vigilare di notte, ma gli episodi si stanno registrando anche in pieno giorno.
Le lamentele
Masserie, pozzi e strutture, lamentano dall'associazione di categoria, sono «letteralmente depredate: chilometri e chilometri di fili di rame, letteralmente volatilizzati lasciano le imprese senza energia elettrica e possibilità di proseguire nelle quotidiane attività imprenditoriali».
Ma aggiungono anche, «furti di prodotti in campo e delle piantine resistenti a Xylella appena messe a dimora, taglio di ceppi di uva da vino Primitivo, di uva da tavola e tiranti di tendoni, sabotaggi di cantine, taglio e furti di ulivi secolari, sono solo alcuni degli atti criminosi a danno degli agricoltori». «Le campagne sono in balia di gruppi della criminalità, delle agromafie che fanno il paio con le ecomafie, che non si fermano - insiste Coldiretti Puglia - neppure davanti al momento di incertezza con la guerra e l'emergenza Covid non ancora completamente rientrata che sta arrecando gravi danni alle aziende agricole e soprattutto agrituristiche».
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