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L'Agenzia delle Entrate cambia la classe di un immobile da abitazione a villino basandosi su un estratto di Google Maps dal quale si presume la presenza di un giardino. E la Corte di giustizia tributaria di Lecce la condanna al pagamento delle spese e annulla il provvedimento.
La sentenza
È una sentenza che potrebbe porsi come precedente per altre vicende simili quella pubblicata nei giorni scorsi dall'organo di giustizia tributaria. Al centro della vicenda c'è un'abitazione di periferia situata a Casarano, sulla strada provinciale per Ugento. La Direzione provinciale di Lecce dell'Agenzia delle Entrate aveva inviato al proprietario un avviso di accertamento per comunicare l'aumento della categoria catastale dell'immobile da A3 ad A7, incrementando così la rendita unitaria del fabbricato e, quindi, il parametro sul quale vengono calcolate le imposte sugli immobili.
Il ricorso
Il proprietario ha presentato ricorso, assistito dall'avvocato Cosimo Rovito. E dinanzi alla Corte tributaria (presidente Piero Santese, giudici Anna Rita Dell'Anna e Giovanni Pellegrino) ha ottenuto l'annullamento dell'avviso di accertamento. La Corte, infatti, ha stabilito che l'Agenzia, per effettuare il cambio di classe dell'immobile, si era basata unicamente in una «mera aerofotografia ricavata da Google Maps, da cui si evincerebbe la pertinenzialità di un terreno agricolo all'immobile oggetto dell'accertamento, che avrebbe pertanto le caratteristiche di villino». Assunti che per i giudici sono fondati su elementi generici (nessun sopralluogo sul posto, ma solo un estratto di Google Maps e una «mera presunzione di caratteristiche di pregio dell'immobile») e che sono stati smentiti dalla consulenza di parte prodotta dal proprietario, nella quale viene evidenziato come l'immobile sia dotato di rifiniture mediocri e, soprattutto, non abbia collegamenti con quel terreno di 6.000 metri quadrati che, per l'Agenzia delle Entrate, era il giardino del “villino”. Al termine della discussione in camera di consiglio, la Corte non ha solo annullato l'accertamento riguardante il cambio di classe dell'immobile, ma ha anche condannato la Direzione provinciale dell'Agenzia delle Entrate al pagamento delle spese di lite.
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