Il sindaco di Carmiano Giancarlo Mazzotta dovrà andare a processo: lo ha deciso il gup Sergio Tosi, chiudendo quindi la prima, lunga fase dell'inchiesta della Procura...
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Sei gli imputati nel processo che si aprirà, tre i prosciolti. Otto i capi di imputazione, in ognuno dei quali compare, da solo o in concorso con altri, il sindaco di Carmiano Giancarlo Mazzotta, 48 anni, indicato come amministratore di fatto della banca. Risponde di estorsione aggravata dal metodo mafioso, tentata e consumata, violenza privata e tentata concussione. Tutto - secondo quanto ricostruito dalla Procura e dai carabinieri del Ros e della Compagnia di Campi Salentina - per consentire al fratello Dino di ottenere la presidenza a scapito dell'altro concorrente, Giulio Ferreri Caputi. Mazzotta ottenne il 70 per cento dei voti e il gup Tosi lo ha prosciolto da ogni accusa insieme a Italo Potì e al direttore di filiale Tommaso Congedo per l'ipotesi di illecita influenza sull'assemblea.
Andranno a processo, invece, Giuseppe Caiaffa, 57 anni, di Carmiano, consigliere uscente; Ennio Capozza, 62 anni, di Lecce, visurista a contratto per la banca; Luciano Gallo, 50 anni, di Martano; Giovanni Mazzotta, 53 annui, di Monteroni, conosciuto con il soprannome di Gianni Conad; Saulle Politi, 46 anni, di Monteroni; Maria Grazia Taurino, 53 anni, di Carmiano, addetta ai mutui.
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Quotidiano Di Puglia