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Una pavimentazione in graniglia intorno all'antico castello di Carlo V a Lecce. Più resistente rispetto al tradizionale basolato, e che sarà realizzata con materiale recuperato dalle cave salentine. E il cantiere presto si "aprirà" al pubblico con visite spot e laboratori di ricerca.
La riqualificazione
Novità in vista per il primo stralcio dei lavori di riqualificazione ambientale, valorizzazione e fruizione delle aree contermini del Castello Carlo V. Il maxi restyling intorno al complesso cinquecentesco, finanziato dalla Regione Puglia con 1 milione e 500mila euro (a cui si aggiunge il cofinanziamento comunale di 192mila euro), e che si estende da Piazzetta De Santis a piazzetta De Cristoforis e fino a Piazza Libertini, si arricchirà con una nuova pavimentazione per le aree oggetto di intervento. Il cambio di rotta rispetto al progetto iniziale che prevedeva un pavimento in basolato - si è reso necessario in virtù del via vai dei mezzi pesanti utilizzati per le operazioni di carico e scarico delle attività teatrali dell'Apollo e del Politeama Greco. Il transito dei veicoli, infatti, avrebbe danneggiato i basoli, poco idonei a sopportare carichi eccessivi. Dopo settimane di incontri tra il Comune, la direzione dei lavori affidata all'architetto Alfredo Foresta che ha redatto il progetto di restauro e la Soprintendenza di Brindisi e Lecce, a quanto pare la soluzione è stata trovata: intorno all'antico maniero, su un'area di circa 6mila metri quadri, sarà utilizzata una massicciata in graniglia. A confermare la novità è stata l'impresa Capriello Vincenzo Srl, esecutrice dei lavori di recupero degli slarghi e delle piazze intorno al Carlo V, durante la ventottesima edizione del Salone internazionale dei Beni culturali e ambientali dei Musei e delle imprese di Ferrara, dove per la prima volta è stato presentato un progetto leccese che, a quanto pare, è molto piaciuto.
«Un'innovazione nel solco della tradizione e della sensibilità al territorio che ha sempre contraddistinto la buona esecuzione dell'opera ha dichiarato Marco Capriello, amministratore dell'azienda -. Trattasi di una massicciata di inerti locali, appositamente compattati al fine di realizzare un vespaio naturale che materializza un pacchetto costruttivo di 25, 30 centimetri, capace di coniugare le sensibilità richieste in un restauro urbano con le nuove esigenze del vivere quotidiano».
Una soluzione che, come annunciato dall'impresa, ha già acquisito il parere positivo della Soprintendenza.
Il laboratorio per universitari
Una scelta, come detto, all'insegna della tradizione ma anche dell'innovazione e che sarà oggetto di studio e confronto tra gli esperti del settore. Con un apposito protocollo tra la Capriello e il Dipartimento di Architettura di Ferrara, nei prossimi mesi il cantiere ospiterà un laboratorio di restauro urbano a cui parteciperanno anche gli studenti ferraresi. Il laboratorio, però, non è l'unica novità in programma. La ditta Capriello ha intenzione di proporre la stagione dei "Cantieri Aperti", con aperture spot durante alcune fasi di cantiere, che saranno documentate attraverso un percorso narrativo lungo tutto il perimetro della recinzione. Nello specifico il restyling prevede 500 posti a sedere, la messa a dimora di 30 alberi, la realizzazione di percorsi urbani di arte contemporanea con 10 blocchi espositivi, e di percorsi narrativi dedicati ai personaggi storici della città, con epigrafi pavimentali, box espositivi e una illuminazione artificiale con effetto chiaroscurale. Per quanto Piazzetta De Santis è prevista l'eliminazione dell'alta cancellata dell'istituto Costa che sarà sostituita da una gradinata.
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Quotidiano Di Puglia