L'uomo di 69 anni, di Taviano, in provincia di Lecce, arrestato per atti sessuali con minorenni e cessione di materiale pedopornografico dai carabinieri del reparto...
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L'uomo fu arrestato e poi condannato perché ritenuto l'autore delle telefonate estorsive alla famiglia del piccolo in cui chiedeva 30 milioni delle vecchie lire in cambio del ritrovamento del bambino sparito. All'epoca confessò di essere l'autore delle telefonate ma aggiunse di non sapere nulla della sparizione di Mauro. Delle nuove indagini su di lui per presunta pedofilia si sapeva da qualche tempo.
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L'accusa nei suoi confronti è di violenza sessuale su minorenni che l'uomo avrebbe compiuto in varie occasioni e ai danni di diversi giovani e giovanissimi in un casolare di campagna di sua proprietà o nella sua disponibilità. I genitori di Mauro si erano appellati alle autorità inquirenti, chiedendo, tra le altre cose, «di approfondire se tra i vari bimbi da lui 'attenzionatì ci fosse anche il piccolo», aveva detto il legale della famiglia. A dicembre, due giorni dopo l'appello lanciato in tv dalla madre e dall'avvocato, la Procura di Lecce aveva disposto una ispezione in un pozzo di Taviano nella stessa campagna dove i cani molecolari subito dopo la scomparsa del bambino arrivarono e si fermarono a lungo. Ma per ora non è emersa alcuna traccia del bambino.
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Quotidiano Di Puglia