Avrebbe chiesto merce ai commercianti della città, merce che poi non avrebbe pagato e, in qualche caso, si sarebbe persino fatto portare a casa la cena, sempre senza...
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I militari dell'Arma hanno ascoltato i negozianti, raccolto le loro testimonianze, in base alle quali Vergine si sarebbe anche raccomandato di non far parola ai carabinieri delle sue richieste: i negozianti avrebbero dovuto dire che gli ordini erano stati fatti dalla moglie e che, successivamente, sarebbero stati sempre, regolarmente onorati.
L'attività di indagine - «svoltasi con contatti diretti con le persone sottoposte a estorsione e con una continua, reale vicinanza mirata a garantire la presenza delle istituzioni e abbattere il muro di omertà» - ha consentito quindi di stringere le manette ai polsi di Vergine, che nel 2003 era stato condannato, ricordano i carabinieri, per associazione mafiosa, «avendo avuto, a quel tempo, ruoli direttivi nella consorteria criminale». Nel 2016, un'altra condanna, per traffico di stupefacenti. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia