“Porta a porta”, movida di nuovo nel caos. Proprio alla vigilia della bella stagione, quando le notti leccesi si riepiono di vita e, di conseguenza, la mole di rifiuti...
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Il servizio, in particolare, prevedeva una speciale raccolta dei rifiuti differenziati dedicata proprio ai locali della movida, con cinque diversi punti di raccolta nel centro storico in orario notturno, per consentire di sgombrare l’ingresso dei pub e le strade dai sacchi ricolmi di spazzatura di ogni genere. Il servizio, va detto, è un “extra”, fuori capitolato d’appalto, concordato dall’amministrazione con Monteco nell’estate del 2015, quando dopo l’avvio del “porta a porta”, il centro storico si risvegliò in un immondezzaio proprio mentre la città pullulava di turisti.
Per la Fipe-Confcommercio, almeno durante l’estate i rifiuti dei locali andrebbero ritirati tutti e tutti i giorni, con un calendario di raccolta speciale, magari garantendo il servizio “ecomobile”. Ma quanto finirebbe per costare? Il tema è sul tavolo del Comune, che ieri ha salutato orgoglioso il raggiungimento del traguardo del 51% di raccolta differenziata in città, con un’impennata di 40 punti percentuali in un anno appena.
Ciò non è bastato, però, ad evitare le critiche dell’ex sindaco Adriana Poli Bortone, in quota Forza Italia: «La città è sporca - ha detto - e se l’amministrazione non ridurrà la tassa sui rifiuti, i cittadini hanno diritto a lanciare una class action». A rispondere alla senatrice è oggi l’assessore all’Ambiente, Andrea Guido: «La sua class action - dice Guido - avrebbe senso se le motivazioni della problematica degli abbandoni potessero essere ricondotte a qualche mancanza della ditta appaltatrice o del Comune. Ma i problemi a cui si riferisce la senatrice sono riconducibili unicamente al modi di fare di pochi incivili che, per un motivo o per un altro, ancora si ostinano a non voler usufruire del servizio “porta a porta”. Alla luce di questo, Adriana Poli Bortone ha il dovere di riconoscere che non si tratta di mancanza di attenzione nei confronti delle periferie e che, se gli abbandoni si concentrano nelle zone esterne della città, ciò è dovuto al fatto che è molto più facile non essere colti in fragranza in quelle aree piuttosto che nel centro della città». Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia