Da Ettore Sottsass a Giò Ponti: nella casa che fu di Maria D'Enghien la collezione d'arte tutta da ammirare

Da Ettore Sottsass a Giò Ponti: nella casa che fu di Maria D'Enghien la collezione d'arte tutta da ammirare
Cercava la casa giusta per la sua collezione d'arte e design Anna Maria Enselmi. E l'ha trovata nel cuore di Lecce in un palazzo trecentesco di 1500 metri quadrati in via...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Cercava la casa giusta per la sua collezione d'arte e design Anna Maria Enselmi. E l'ha trovata nel cuore di Lecce in un palazzo trecentesco di 1500 metri quadrati in via Palazzo dei Conti di Lecce, che si affaccia sul Teatro Romano. Qui abitò Maria D'Enghien e qui la collezionista milanese trasferirà circa 30 opere di design create da artisti importanti come, per esempio, Ettore Sottsass e Giò Ponti.

Palazzo Luce così lo ha ribattezzato è un progetto culturale ambizioso, che, appena le condizioni lo permetteranno, si aprirà anche a specifiche modalità di fruizione e all'ospitalità nell'arte. «L'investimento nasce spiega da due motivazioni: la ricerca di uno spazio ideale per accogliere la mia collezione e il legame con la Puglia, terra di origine della mia mamma, alla quale sono da sempre molto legata. Del palazzo mi ha fin da subito colpito la sua malinconica bellezza. I palazzi, le case hanno un'anima e quel palazzo chiedeva luce, attenzione e amore: così è stato. Ecco perché ho deciso che era il posto giusto dove poter mettere la mia collezione di design e arte».

L'acquisto è avvenuto in due momenti successivi, perché l'edificio era stato diviso e venduto separatamente. «Dopo aver riunito le due ali della casa, ricordo aggiunge Enselmi la grande emozione: finalmente aveva ripreso a respirare». Il restauro è stato di tipo conservativo. «Ho cercato di mantenere tutto ciò che di originale c'era, dai pavimenti in maiolica a quelli in cotto a tavoli, specchi, consolle, integrandoli con i miei pezzi di design moderno e contemporaneo e di arte contemporanea. L'anima di Palazzo Luce sottolinea non andava cancellata ma esaltata. Il giardino con affaccio sul Teatro Romano, le terrazze con vista sul campanile, le antiche librerie, la sala della musica con un'acustica perfetta hanno fatto il resto». Il futuro di Palazzo Luce sarà in continua evoluzione. «Il nostro è un progetto concepito come un'opera d'arte totale, ma anche aperta a nuove acquisizioni, residenze per artisti e designer e interventi on site ed è anche la dimora di una collezionista conclude Enselmi che si apre a un'inedita esperienza di ospitalità».

Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia