«Un Osservatorio contro il neofascismo a Palazzo dei Celestini? Minerva pensi piuttosto al degrado di strade e scuole, trasporti e ai rifiuti. Ma anche agli estremismi della...
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Pierpaolo Signore, coordinatore provinciale di Fratelli d'Italia, fa invece ricorso alla memoria. E ricorda a Minerva che negli ultimi cinque anni in Provincia non si è mai verificato alcun episodio a sfondo neofascista. «Ricordo, piuttosto insiste Signore - numerosi episodi antidemocratici di violenza, inciviltà, intolleranza, avvenuti anche di recente ad opera di ambienti dell'ultra sinistra e dei centri sociali. La realtà è che questa iniziativa, che denota un approccio ideologico vetero-comunista, resterà fine a se stessa e non andrà oltre la propaganda politica di una certa sinistra che, in mancanza di contenuti e di sostanza, puntualmente tira fuori dal cilindro il mostro dell'antifascismo». Per parte sua, il centrosinistra scende in campo a difesa di Minerva. E blinda l'iniziativa della Provincia: «La segreteria provinciale del Partito Democratico è e sarà sempre dalla parte di chi sostiene e promuove i valori fondamentali cui si ispira la Costituzione italiana. Ecco perché non comprendiamo i motivi che hanno spinto il centrodestra a criticare la nascita di un Osservatorio provinciale per contrastare ogni manifestazione di apologia del fascismo, nonché di propaganda e di discriminazione razziale. Si tratta di argomenti che dovrebbero vederci tutti dalla stessa parte», fa sapere il segretario provinciale Ippazio Morciano. Per Salvatore Piconese, coordinatore provinciale di Articolo Uno, l'Osservatorio rappresenta una necessità a tutela della democrazia mentre i Giovani Democratici rilanciano e contrattaccano: «Oggi più che mai appare opportuno non abbassare la guardia sui fenomeni di emulazione di vicende e argomenti che vorremmo restassero sui libri di storia e mai più sui quotidiani di attualità. Invece di cadere nel catastrofismo, speriamo che la destra approfondisca meglio le questioni e osservi il lavoro che la Provincia e il centrosinistra stanno portando avanti. Scoprirebbero di aver preso una cantonata pazzesca». A scendere in campo, infine, è anche l'Udu che, per voce del portavoce Lorenzo D'Amico, si chiede: «Come mai le medesime figure che oggi si spendono contro un'idea, siano invece risultate silenti quando due studenti dell'ateneo salentino sono risultati indagati dalla Procura di Bari per gli scontri avvenuti il 21 settembre. Fra le accuse, lo ricordiamo, spiccano le manifestazioni usuali del disciolto partito fascista e attuazione di metodo squadrista come strumento di partecipazione politica». Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia