Omicidio-suicidio, distrutte due famiglie: ora il pensiero è ai nipotini e al loro futuro

Due famiglie distrutte dal dolore per l'omicidio suicidio di Donatella Miccoli e Matteo Verdesca ed ora le attenzioni dei nonni e degli zii sono concentrate sui bambini. Sono...

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Due famiglie distrutte dal dolore per l'omicidio suicidio di Donatella Miccoli e Matteo Verdesca ed ora le attenzioni dei nonni e degli zii sono concentrate sui bambini. Sono bastati pochi attimi di follia per cancellare la serenità familiare e travolgere nel dolore i familiari della coppia. Due giovani come tanti, che tra alti e bassi della vita coniugale provavano ad andare avanti. Tutto all'improvviso è cambiato, stravolto. Adesso la priorità delle famiglie Miccoli e Verdesca è accudire e crescere i due minori della coppia e guidare il figlio 18enne avuto da Matteo in una precedente relazione. Due nuclei familiari che si sono ritrovati tristemente uniti e proiettati in questo compito gravoso.

Un dramma immane

A Novoli in tanti conoscevano la 39enne uccisa dal marito e i suoi familiari. Il padre, un ex carabiniere in pensione, residente in un appartamento situato all'ingresso del paese sulla Novoli Carmiano, distante appena 5 minuti dalla casa della figlia dove si è consumato il dramma familiare. La madre di qualche anno più giovane, di recente si era trasferita a Roma per assistere la secondogenita che da alcune settimane aveva partorito. Nelle foto pubblicate sui social, i flash di una famiglia felice, che festeggia con i nipotini in più occasioni e si riunisce per il matrimonio della sorella di Donatella celebrato circa 2 anni fa.

Una quotidianità che non destava preoccupazione alcuna. In paese erano in tanti a conoscere Donatella e la sua famiglia. Appresa la notizia della tragedia il padre si è chiuso in un lungo silenzio, interrotto soltanto da una breve conversazione privata con il sindaco Marco De Luca e la vicesindaca Francesca Ingrosso. La madre al momento si troverebbe ancora a Roma, e avrebbe accusato un malore dopo aver ricevuto la comunicazione dell'uccisione della figlia. Ma nelle prossime ore dovrebbe rientrare a Novoli con la figlia.

Una tragedia che si è abbattuta anche sulla famiglia Verdesca, residente a Veglie, a poco più di 7 chilometri dall'abitazione al civico 7 di via Veglie dove vivevano il figlio con la nuora e i nipotini. La loro casa situata alla periferia del paese, sulla provinciale che collega il comune con Leverano, ieri mattina era silente, svuotata dal dolore. I genitori e la sorella di Matteo brave persone, amorevoli verso i due nipotini nati dalla relazione fra il figlio e Donatella, e ugualmente attenti anche verso il primo figlio di Matteo, avuto giovanissimo con un'altra donna. Tra i tre fratelli c'era grande complicità. Il padre del giovane, è un ex dipendente delle Ferrovie in pensione, la madre in passato impiegata di un supermercato, da qualche anno aveva lasciato il lavoro per dedicarsi alla cura dell'anziana madre che vive a Torre Lapillo. E li si trovava la donna anche la notte scorsa, quando ha ricevuto la terribile chiamata al cellulare dal figlio, che le comunicava quello che aveva fatto alla moglie e la decisione di suicidarsi. Una tragedia che si è abbattuta sulle famiglie Miccoli e Verdesca, lasciando orfani due fratellini di 2 e 7 anni.

 

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Quotidiano Di Puglia