Prima udienza nel processo d'appello per Lucio Marzo, 19 anni, accusato dell'omicio di Noemi Durini, avvenuto il 3 settembre 2017. ...
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Il difensore del giovane, Luigi Rella, ha chiesto un'udienza unica per definire le responsabilità del ragazzo, reo confesso dell'assassinio dell'allora fidanzata nelle campagne di Castrignano del Capo.
Il giovane è già stato condannato in primo grado a una pena di 18 anni e 8 mesi di reclusione per i reati di omicidio volontario aggrato dalla premeditazione e per occultamento di cadavere. L'udienza è stata aggiornata al prossimo 7 giugno. Lucio era presente in aula. In arrivo dal carcere di Quartuccio, dove è detenuto.
«Dopo quanto ha fatto, dovrebbe prendersi la responsabilità di dire lasciatemi marcire qua dentro perché ho tolto la vita ad una ragazzina di 16 anni». Lo ha detto Imma Rizzo, la madre di Noemi Durini, uscendo dall'aula del tribunale di Lecce dopo lo slittamento del processo d'Appello per l'uccisione della ragazza. La donna non nasconde la sua delusione per l'allungarsi ulteriormente dei tempi della giustizia. «� inverosimile che si prendano altri giorni, mia figlia é stata sepolta anche viva e 18 anni e 8 mesi il suo assassino se li deve fare tutti» . «Mia figlia aveva solo 16 anni - dice Umberto Durini - dice il padre di Noemi - � morta per proteggere un assassino. Noemi ha voluto bene a Lucio, lo ha sempre protetto, questa é stata la sua condanna e io non l'ho saputa proteggere». Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia