Occupazione abusiva di suolo pubblico, multa e chiusura per due noti locali di Lecce

Occupazione abusiva di suolo pubblico, multa e chiusura per due noti locali di Lecce
Stretta del Comune di Lecce sulle occupazioni di suolo pubblico, con due diverse ordinanze - firmate dal dirigente del settore Traffico, Fernando Bonocuore - che obbligano due...

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Stretta del Comune di Lecce sulle occupazioni di suolo pubblico, con due diverse ordinanze - firmate dal dirigente del settore Traffico, Fernando Bonocuore - che obbligano due noti pubblici esercizi della città, a rimuovere tavolini, sedie e pedane posizionati fuori da locali per far accomodare gli avventori. L'occupazione, scrive Bonocuore, è avvenuta senza permesso, come hanno verificato i vigili con due diversi sopralluoghi precedenti: nel caso del bar il primo controllo è scattato lo scorso novembre, per il ristorante il 24 gennaio. I vigili hanno bussato poi alla porta dei due esercizi il 17 febbraio, constatando che nulla era cambiato.


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Per questo, «per aver occupato il porticato condominiale antistante il locale e gravato da servitù di pubblico passaggio, in assenza di titolo autorizzativo, mediante collocazione di tavoli e sedie destinati alla sosta degli avventori», Bonocuore ha ordinato alla titolare del bar - storico ritrovo della politica cittadina - di ripristinare subito lo stato dei luoghi poiché «non è in possesso di alcuna autorizzazione amministrativa all’occupazione del suolo pubblico». Il dirigente comunale ha disposto anche «la chiusura del pubblico esercizio per un periodo di cinque giorni, a decorrere dal giorno successivo alla notifica» dell'ordinanza, emessa ieri, «e, comunque, fino al pieno adempimento dell’ordine e del pagamento delle spese o della prestazione di idonea garanzia».

L'ordinanza è stata poi trasmessa a guardia di finanza, polizia e carabinieri, come prevede la legge. Provvedimento identico è stato preso da Palazzo Carafa per un ristorante del centro «per aver occupato il suolo pubblico in assenza di titolo autorizzativo, mediante collocazione di una pedana con tavolini e sedie destinati alla sosta degli avventori per 40 metri quadrati». Per questo, il dirigente del settore Traffico ha ordinato alla titolare del ristorante «l’immediata rimozione dell’occupazione abusiva del suolo pubblico e l’immediato ripristino dello stato dei luoghi, a sue spese, per garantire il decoro della pubblica via, e, trattandosi di occupazione ai fini di commercio, la chiusura del pubblico esercizio per un periodo di cinque giorni, a decorrere dal giorno successivo alla notifica della presente ordinanza e, comunque, fino al pieno adempimento dell’ordine e del pagamento delle spese o della prestazione di idonea garanzia». 


I due provvedimenti arrivano in giorni caldi di polemiche e proteste relative proprio alla Tosap, la tassa di occupazione di suolo pubblico, settore nel quale - dai passi carrai alle morosità maturate fra gli ambulanti dei vari mercati cittadini - l'amministrazione Salvemini sembra determinata a fare ordine e incassare il dovuto. Ad aprire le danze dello scontento sono stati gli ambulanti di via Bari, che con i camion hanno occupato per una intera mattinata viale de Pietro e lo snodo di viale Porta d'Europa, bloccando il traffico per lanciare un messaggio all'amministrazione di Carlo Salvemini e lamentare tariffe troppo alte. Poi c'è stata l'iniziativa dei concessionari di pubblicità e comunicazione, con manifesti nei quali affidavano alla satira la stessa lamentela. Ora, la stretta dei vigili sui pubblici esercizi che colpisce, per primi, due noti locali leccesi.  Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia