Occupazione abusiva di suolo pubblico, multa e chiusura per due noti locali di Lecce

Occupazione abusiva di suolo pubblico, multa e chiusura per due noti locali di Lecce
di Paola ANCORA
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Venerdì 21 Febbraio 2020, 17:11 - Ultimo aggiornamento: 22 Febbraio, 08:51
Stretta del Comune di Lecce sulle occupazioni di suolo pubblico, con due diverse ordinanze - firmate dal dirigente del settore Traffico, Fernando Bonocuore - che obbligano due noti pubblici esercizi della città, a rimuovere tavolini, sedie e pedane posizionati fuori da locali per far accomodare gli avventori. L'occupazione, scrive Bonocuore, è avvenuta senza permesso, come hanno verificato i vigili con due diversi sopralluoghi precedenti: nel caso del bar il primo controllo è scattato lo scorso novembre, per il ristorante il 24 gennaio. I vigili hanno bussato poi alla porta dei due esercizi il 17 febbraio, constatando che nulla era cambiato.

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Per questo, «per aver occupato il porticato condominiale antistante il locale e gravato da servitù di pubblico passaggio, in assenza di titolo autorizzativo, mediante collocazione di tavoli e sedie destinati alla sosta degli avventori», Bonocuore ha ordinato alla titolare del bar - storico ritrovo della politica cittadina - di ripristinare subito lo stato dei luoghi poiché «non è in possesso di alcuna autorizzazione amministrativa all’occupazione del suolo pubblico». Il dirigente comunale ha disposto anche «la chiusura del pubblico esercizio per un periodo di cinque giorni, a decorrere dal giorno successivo alla notifica» dell'ordinanza, emessa ieri, «e, comunque, fino al pieno adempimento dell’ordine e del pagamento delle spese o della prestazione di idonea garanzia».

L'ordinanza è stata poi trasmessa a guardia di finanza, polizia e carabinieri, come prevede la legge. Provvedimento identico è stato preso da Palazzo Carafa per un ristorante del centro «per aver occupato il suolo pubblico in assenza di titolo autorizzativo, mediante collocazione di una pedana con tavolini e sedie destinati alla sosta degli avventori per 40 metri quadrati». Per questo, il dirigente del settore Traffico ha ordinato alla titolare del ristorante «l’immediata rimozione dell’occupazione abusiva del suolo pubblico e l’immediato ripristino dello stato dei luoghi, a sue spese, per garantire il decoro della pubblica via, e, trattandosi di occupazione ai fini di commercio, la chiusura del pubblico esercizio per un periodo di cinque giorni, a decorrere dal giorno successivo alla notifica della presente ordinanza e, comunque, fino al pieno adempimento dell’ordine e del pagamento delle spese o della prestazione di idonea garanzia». 

I due provvedimenti arrivano in giorni caldi di polemiche e proteste relative proprio alla Tosap, la tassa di occupazione di suolo pubblico, settore nel quale - dai passi carrai alle morosità maturate fra gli ambulanti dei vari mercati cittadini - l'amministrazione Salvemini sembra determinata a fare ordine e incassare il dovuto. Ad aprire le danze dello scontento sono stati gli ambulanti di via Bari, che con i camion hanno occupato per una intera mattinata viale de Pietro e lo snodo di viale Porta d'Europa, bloccando il traffico per lanciare un messaggio all'amministrazione di Carlo Salvemini e lamentare tariffe troppo alte. Poi c'è stata l'iniziativa dei concessionari di pubblicità e comunicazione, con manifesti nei quali affidavano alla satira la stessa lamentela. Ora, la stretta dei vigili sui pubblici esercizi che colpisce, per primi, due noti locali leccesi. 
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